Il trading online (gli inglesi lo chiamano “online trading”) consiste nella negoziazione di titoli finanziari (per esempio azioni, obbligazioni, fondi, CDF etc.) attraverso un computer connesso ad internet, che permette di visualizzare, acquistare e vendere titoli presenti su numerosi mercati borsistici italiani ed esteri. Tale attività può essere svolta tramite l’home banking, un broker online oppure tramite piattaforme di trading online.
Le piattaforme di trading online promettono spesso ingenti guadagni tramite l’analisi tecnica che cerca di prevedere l’andamento di un’azione o di un indice in base al grafico del suo comportamento passato. Le possibilità di guadagno ci sono ma è anche possibile perdere non solo tutto il proprio investimento iniziale ma anche somme ulteriori se si usano modalità di trading che prevedano l’utilizzo della leva finanziaria.
Iniziare a fare trading su una piattaforma online di solito è molto semplice. Spesso le piattaforme forniscono una guida introduttiva, corsi gratuiti (come fa ad esempio fa https://www.giocareinborsa.com/trading-online) e demo per imparare. Poi basta fornire pochi dati e aprire un conto investendo alle volte anche somme irrisorie.
Se vuoi semplicemente investire per un periodo medio/lungo una parte dei tuoi risparmi, molto probabilmente la soluzione migliore per te è affidarti all’home banking della tua banca. Se invece vuoi speculare in maniera più aggressiva su variazioni in tempo reale di azioni o indici, allora forse il trading su una piattaforma specializzata può fare per te.
In Italia l’autorità di controllo e certificazione delle piattaforme che offrono servizi di trading è la Consob. Un primo controllo da fare quindi è verificare che l’operatore con cui si sta pensando di operare sia autorizzato. Quando ci si trova su un sito internet di una società che offre servizi di investimento è dunque innanzitutto necessario rintracciare i riferimenti della società cui il sito fa capo. Poi bisogna verificare sul sito della Consob se tale società è un intermediario finanziario autorizzato.
Come si legge sullo stesso sito della Consob: “una società seria e con una buona reputazione non ha motivo di nascondersi, né di non comunicare da quale Autorità è stata autorizzata. […] Conoscere la vera ed esatta denominazione della società che propone l’investimento è la prima cautela da adottare, perché solo così possiamo verificare se la stessa sia presente negli albi dei soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi d’investimenti dalla Consob o da altre Autorità. […] Nei siti internet, questa informazione si trova a volte sulla stessa homepage (spesso in fondo alla pagina) ma, più di frequente, sulla pagina “chi siamo” o “contatti” o ancora nella documentazione contrattuale sotto la sezione “termini e condizioni”.
Sulle piattaforme di trading messe a disposizione dai broker online generalmente si negoziano CFD, azioni, criptovalute, quote ETF e futures: occorre accedere alla piattaforma di contrattazione, selezionare l’asset sul quale si desidera negoziare ed infine effettuare un ordine al rialzo o al ribasso a seconda delle proprie previsioni. Se si pensa che un titolo azionario salirà di valore, occorrerà aprire una posizione al rialzo su quel titolo; se invece si pensa che un titolo scenderà, occorrerà aprire una posizione al ribasso.
Se la modalità di trading non prevede leva finanziaria, se compri 100 azioni a 1 euro l’una e il prezzo sale del 10% e quindi guadagnerai 10 euro, cioè il 10% dell’investimento. Se la modalità di trading prevede una leva finanziaria, allora aumentano sia le possibilità di guadagno che di perdita.
Gli investimenti più rischiosi sono quelli sui CFD (contratti per differenza) o sul Forex (mercato delle valute), forse sconsigliabili per piccoli investitori inesperti. Un contratto per differenza (CFD) è uno strumento finanziario derivato, il cui prezzo deriva dal valore di altre tipologie di strumenti d’investimento, paragonabile ad una scommessa sull’andamento di un’attività finanziaria. Il mercato valutario (Forex) è il segmento di mercato finanziario in cui si scambiano le valute o titoli derivati legati al valore delle valute.
Quando si decide su quale asset investire occorre fare una previsione al rialzo o al ribasso su quell’asset: se si pensa che un titolo salirà di valore occorrerà aprire una posizione “Compra”; se si pensa che un titolo scenderà, occorrerà aprire una posizione “Vendi”. Dal momento in cui si apre la posizione, le variazioni di prezzo inizieranno ad avere effetto sul capitale disponibile nel conto di trading.
La nostra raccomandazione è di investire in maniera consapevole dei rischi e delle reali possibilità di guadagno al di là delle promesse più o meno affidabili.