Passiamo dalla politica della casa alla politica della città: sfruttiamo il “Piano Città” per riqualificare e rilanciare il nostro territorio. Con questo obiettivo ANCE Salerno ha inviato una lettera ai 158 sindaci della provincia di Salerno offrendo agli uffici comunali la massima disponibilità ed il proprio supporto tecnico, burocratico ed amministrativo per la definizione e l’attivazione di interventi concreti.
Con l’istituzione della Cabina di regia, che si insedierà nei prossimi giorni, prende infatti concretamente il via il “Piano nazionale per le città”, promosso dall’Ance con il convegno nazionale del 3 aprile scorso, rivolto alla riqualificazione delle aree urbane, in particolare quelle degradate, con il diretto coinvolgimento dei Comuni e delle Regioni.
Il primo termine utile per la presentazione di proposte e progetti scade il prossimo 5 ottobre.
Il Piano, previsto dall’art. 12 del cosiddetto “Decreto Crescita” n. 83/2012, mobiliterà risorse per circa 2 miliardi di euro tra fondi pubblici e privati: fondi già disponibili, sbloccando numerosi cantieri, in una prospettiva di sostegno alla ripresa dell’economia. ANCE Salerno ha stimato che potrebbero essere attivati interventi sul territorio salernitano per complessivi 150-200 milioni di euro: ma perché ciò accada è importante che i comuni presentino i progetti e le ipotesi di intervento secondo le procedure e nei termini previsti dal bando nazionale. «Sono numerosi i comuni salernitani – commenta il presidente di ANCE Salerno, Antonio Lombardi – che potrebbero e dovrebbero cogliere questa straordinaria opportunità di recupero delle aree abbandonate e dei contenitori dismessi: ma bisogna sfruttare assolutamente questa prima scadenza utile prevista dalla normativa».
Le proposte dovranno riferirsi ad ambiti urbani appositamente definiti all’interno dei quali è possibile individuare un insieme coordinato di interventi di riqualificazione e rigenerazione, in grado di conseguire la valorizzazione integrale degli ambiti urbani interessati. Sarà inoltre data priorità alla cantierabilità degli interventi, alla capacità e modalità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati e di attivazione di un effetto moltiplicatore del finanziamento pubblico nei confronti degli investimenti privati, alla riduzione di fenomeni di tensione abitativa, di marginalizzazione e degrado sociale, al miglioramento della dotazione infrastrutturale anche con riferimento all’efficientamento dei sistemi di trasporto pubblico urbano ed infine al miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale ed ambientale.
Il Decreto prevede che le opere e gli interventi approvati andranno obbligatoriamente cantierizzati entro 180 giorni dalla chiusura del bando, e tutti i pareri saranno raccolti in sede di Conferenza dei servizi nazionale.
Lo sportello attivato dall’ANCE è in grado di affiancare i comuni anche nella fase progettuale, affinché gli interventi proposti possano essere cantierati entro i termini previsti dal Decreto. Entro il prossimo 5 ottobre i Comuni possono presentare anche mere idee di progettazione, purché si lavori poi con la massima celerità nella elaborazione dei progetti esecutivi e nell’avvio dei cantieri.
«Il nostro impegno per la riqualificazione delle città – conclude il presidente Lombardi – a breve si sostanzierà anche in un concorso di progettazione, affinché l’opera di recupero delle nostre città prosegua con costanza e sistematicità». (100912 com)