L’attentato al manager salernitano Adinolfi, avvenuto due giorni fa a Genova, dimostrerebbe che occorre tenere desta l’attenzione sul rischio terrorismo. Eversione che, secondo il questore De Iesu, potrebbe tranne nuova linfa dalla crisi economica che sta colpendo il paese
Trent’anni fa, il 23 settembre del 1982, a Salerno, due agenti di polizia, Antonio Bandiera e Mario De Marco, ed il caporale dell’Esercito Antonio Palumbo, perdevano la vita in un attentato terroristico delle Brigate Rosse che assaltarono un convoglio militare in via Parisi a Torrione. Soprattutto a loro, in attesa delle consuete celebrazioni, che si svolgeranno dopo l’estate, è stata dedicata la giornata della memoria delle vittime del terrorismo, tenutasi oggi in tutta Italia, ed a Salerno nella sede dell’associazione nazionale Carabinieri Salvo D’Acquisto. Un evento di particolare attualità, alla luce di quanto accaduto due giorni fa a Genova dove, un manager salernitano dell’Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, è stato gambizzato. Un chiaro atto terrositico, secondo le forze dell’ordine, che obbligherebbe a tenere alta l’attenzione in tutta Italia
Terrorismo che ora si innesterebbe in un clima differente, rispetto agli anni di piombo, secondo il Questore di Salerno, De Iesu, non più idologia ma la grave crisi economica.