I detenuti in Italia sono 61.465 a fronte di 46.898 posti disponibili. In Campania 7.581 le presenze nelle carceri, mentre i posti disponibili sono 5.664. E ancora, 432 detenuti in Campania devono scontare meno di sei mesi, mentre coloro che devono scontare appena un anno di carcere sono 999. Per quanto riguarda i suicidi, in Italia da inizio anno al 16 agosto se ne contano 63, ben 7 in Campania. Sono alcuni dati resi noti da Samuele Ciambriello, Garante campano dei detenuti e Portavoce della conferenza nazionale dei garanti delle persone private della libertà personale. Al 26 giugno 2024 nella Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Fuorni risultano 572 detenuti a fronte di 372 posti disponibili con un sovraffollamento del 153,76%. Gli uomini sono 514, 58 le donne.
Al 31 dicembre 2023 nell’istituto di Eboli (I.C.A.T.T.) si contavano 44 detenuti per una capienza di 54, mentre nella Casa Circondariale di Vallo della Lucania i detenuti erano 51 su una capienza di 39. Nel corso del 2023, gli istituti di pena della provincia hanno registrato 1.587 eventi critici. In particolare, si sono verificati 218 episodi di autolesionismo nella Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Fuorni. A fronte di questi dati, nel carcere di Fuorni è previsto un organico di 243 agenti della Polizia Penitenziaria, ma in realtà ce ne sono 128. Il sovraffollamento nelle case circondariali italiane torna a essere al centro dell’agenda politica. E mentre il ministro della Giustizia Carlo Nordio spiega che i primi risultati del decreto Carceri si vedranno tra “due-tre mesi”, il governo valuta altri provvedimenti ad hoc contro questo fenomeno. Tornando alla Campania “ci sono 1.402 tossicodipendenti ai quali – dice Ciambriello – potremmo evitare il carcere. Ma l’altra cosa che mi ha colpito è che abbiamo 1.061 detenuti dai 18 ai 29 anni: è cambiata la tipologia di presenza negli istituti di coloro che commettono reati a vario titolo“.
Per quanto riguarda gli adulti in area penale esterna, in totale in Campania ve ne sono 6.334 (mentre le persone in carico per indagini sono 3.125). “Abbiamo bisogno di educatori ed assistenti sociali, altrimenti queste persone se non trovano chi fa da ponte tra loro ed il loro inserimento sociale, rischiano di continuare a vivere la recidiva“, aggiunge Ciambriello. Sulla questione minorenni: in Campania ci sono 113 minorenni detenuti a fronte di 117 posti disponibili. Infine, un appello alla politica: “Ci sono tante buone prassi in Campania nei diversi istituti e dobbiamo incrementarle. Misure deflattive subito e in tutta Italia: 8mila detenuti devono scontare meno di un anno. Pensiamo a quelli che devono scontare meno di un anno e non hanno reati ostativi“. Sulle assunzioni di 500 nuovi agenti di Polizia Penitenziaria nel 2025 e 500 nel 2026, Ciambriello commenta: “Si sa già che in tutta Italia entro dicembre più di 2mila agenti andranno in pensione, questa cosa ci inorridisce“. Una panoramica, infine, sulla detenzione delle donne in Campania. A Secondigliano se ne contano 75 dopo l’evacuazione di Pozzuoli a causa di eventi sismici, ma altre sono a Perugia, Venezia, Milano, Benevento e Salerno. “Io chiedo che possano tornare al più presto a Napoli. Perché come si fa a difendere una persona se sta lontano dal territorio? Come possono i familiari vivere gli affetti se devono fare chilometri e chilometri?“, conclude Ciambriello. Il Ministero della Giustizia starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di misure alternative al carcere, tra cui i domiciliari o l’affidamento in prova, per quei detenuti condannati per reati non ostativi che devono scontare pene residue entro un anno. Una misura che, secondo i calcoli, potrebbe “liberare” migliaia di posti nelle carceri italiane.