Durante la sesta serata del Salerno Letteratura Festival si è tenuta, presso l’atrio del Duomo, la premiazione Salerno Libro D’Europa che, come da tradizione, accompagna ogni edizione sin dagli albori. La premiazione è stata condotta da Daria Limatola, la quale ha ricordato che il premio Salerno Libro D’Europa viene assegnato soltanto a 3 scrittori europei con meno di 40 anni, che sono già diventati famosi nel loro Paese e che hanno già ricevuto una traduzione in italiano di un loro libro. Nel corso di questa edizione, al primo posto si è piazzato lo scrittore francese Pierre Adrian, autore del libro “I giorni del mare”, il quale ha affermato di “sentirsi fortemente europeo” e di credere in un’Europa unita e coesa.
Al secondo posto la scrittrice austriaca Raphaela Edelbauer, autrice del libro “La terra liquida”, la quale ha evidenziato quanto il concetto di pace non sia “una cosa ovvia” e che è altresì importante ricordarsi del passato, in quanto “non c’è futuro senza passato”.
Al terzo posto si è classificata la scrittrice inglese A.K. Blakemore, autrice del libro “Le streghe di Manningtree”, la quale ha parlato della Brexit e delle “grandi opportunità che offre l’Europa”.
“I giorni del mare”, il libro che ha vinto, riflette su quello che comporta crescere e maturare e parla di un giovane uomo che nel mese di agosto ritorna dai suoi genitori in Bretagna e che, ad un certo punto, si accorge del tempo trascorso da quando era bambino. Il libro “La Terra Liquida”, invece, parla di Ruth, una giovane fisica teorica che deve far seppellire i suoi genitori morti in un incidente a Groß-Einland, un paesino della bassa Austria. Tuttavia, una volta che la protagonista arriva lì, scopre un luogo dominato da un castello imponente, governato da una regina che non vuole rendere accessibile il posto, in quanto sotto il paese è presente una voragine misteriosa che sembra nascondere un mistero risalente al Novecento. Per finire, il libro “Le streghe di Manningtree” è ambientato nel 1643 a Manningtree durante una guerra civile in cui le donne venivano abbandonate a se stesse e racconta di una comunità lacerata dal sospetto e dal crescente potere degli uomini, i quali istituivano i cosiddetti “processi delle streghe” per attribuire alle donne colpe legate soprattutto alle malattie.
testo di Mattia Esposito