La stampa nazionale divisa sull’esito delle Primarie in Campania e sulla legge Severino. MicroMega, Gruppo l’Espresso, attacca De Luca, il Foglio lo difende. Intanto potrebbe esserci per il fine settimana un incontro con il premier Renzi. (040315)
Un vero e proprio caso. La vittoria di Vincenzo De Luca alle primarie del centrosinistra in Campania non ha assolutamente messo fine alle polemiche che nei mesi scorsi hanno contraddistinto la discussione all’interno del Partito Democratico. La sconfitta di Cozzolino, sul quale il Pd ad un certo punto aveva deciso di puntare, visto come un male minore rispetto all’ex sindaco di Salerno, essendo fallito il piano di un candidato unitario, fino a qualche giorno fa sembrava non preventivabile. I campani, però, e soprattutto i salernitani, hanno cambiato le carte in tavola, creando una nuova grana Campania al segretario nazionale, nonché premier, Matteo Renzi che, almeno per ora, sembrerebbe intenzionato a non cambiare idea sulla Legge Severino che, per ora, impedirebbe a De Luca, se dovesse vincere la partita con Caldoro, di insediarsi a palazzo Santa Lucia.
Un nuovo caso che ormai da tre giorni tiene banco sulla stampa nazionale non solo quotidiana, con diversi punti di vista. Micromega ha pubblicato un’analisi cruda del deluchismo (“Lo sceriffo di Salerno. Biografia non autorizzata di Vincenzo De Luca”) e della situazione venutasi a creare mentre il fatto quotidiano, spesso su posizioni opposte all’ex sindaco, avrebbe espresso un giudizio contrario alla Legge Severino.
“Un nome che fa sempre discutere, quello di Vincenzo De Luca, signore e padrone di Salerno, neocandidato del Pd alle elezioni regionali in Campania. Ex dalemiano, fassiniano, veltroniano, bersaniano e ora renziano. Sempre sul carro dei vincitori. Ecco chi è “Vicienzo ‘o funtanaro”. (…) Ci riproverà. Vuole palazzo Santa Lucia, vuole governare la regione Campania. Questo è l’orizzonte di Vincenzo De Luca. Qualcuno sostiene che per lui è ormai una vera e propria ossessione. Una questione personale”. Così Giuseppe Manzo e Ciro Pellegrino su MicroMega. Ed ancora i rapporti con gli ultimi governi di centrosinistra e con Renzi. “(…)Una cosa è certa: nessuno, nemmeno Matteo Renzi, potrà avere voce in capitolo sul futuro di Salerno(…)”.”(…)Chi viene a Salerno sa chi comanda. «Però Renzi deve stare attento», è la riflessione di un ex compagno dei tempi di via dei Fiorentini. L’unico Matteo cui Vincenzo è stato sempre fedele è il santo di Salerno, di quello non si è perso nemmeno una processione. Ma quando si tratta di politica è pronto a buttare a mare chiunque, se non gli conviene più (…)”.
Insomma un vero e proprio caso nazionale che dovrebbe essere al centro del tanto atteso confronto tra Renzi e De luca. Saltato nella vigilia delle primarie, ora dovrebbe esserci nel prossimo fine settimana, al rientro del premier dal viaggio in Russia ed ucraina. Forse per questo motivo lo staff di De Luca ha rinviato ogni nuova intervista per capire il da farsi. Lunedì, comunque, dovrebbe esserci anche la riunione con Sel e con il possibile candidato alle regionali Nino Daniele per verificare le condizioni di un accordo