Il proprietario della Salernitana Danilo Iervolino ha scelto i canali del club per tornare a parlare dopo sette mesi di silenzi e polemiche. Una lunga intervista, realizzata dal responsabile dell’ufficio stampa Alfonso Avagliano, diffusa attraverso Vianema, il podcast ufficiale della Salernitana. Quarantuno minuti di dialogo per parlare di passato, presente e futuro con Iervolino, tornato nelle ultime settimane a seguire la squadra nelle partite all’Arechi ed in trasferta, desideroso di tornare ad emozionarsi di nuovo insieme ai granata. “Sono rimasto in silenzio perché arrabbiato con me stesso e volevo pensare più a lavorare che fare polemiche. Un silenzio coraggioso, altrimenti avrei dovuto rispondere con rabbia ad offese di coloro che strumentalizzano la Salernitana. Non mi andava di rinfacciare quanto fatto e speso, il silenzio aiuterà perché il tempo è galantuomo ed unico giudice”, ha detto Iervolino che poi ha sintetizzato così il percorso degli ultimi dodici mesi. “Mi ha colpito di più la resa dei calciatori, la fiducia data ad alcuni manager che mi è stata tradita e le notizie false che venivano diffuse. Ero dispiaciuto con me stesso per non aver raggiunto alcun obiettivo prefissato. Vedremo tra qualche anno se il mio operato sarà stato giusto o meno. Non ho rimpianti. Errore da non fare? Presidente si diventa, non si nasce. Dovevo fare meno proclami, accendere meno una passione già fortissima della città. Tanti errori, però non si può tornare indietro”. Sulla retrocessione non sono mancate le accuse. “Avevamo giocatori fortissimi, un mix di tante cose non ha funzionato. Farei le stesse cose, forse potevo essere più presente e prendere decisioni da solo e non fidarmi di consiglieri, delegati, direttori e manager ma alla fine la responsabilità è mia. Nicola è andato via perché c’era stato un ammutinamento dei senatori. Con Sousa le cose sono andate alla grande, poi però il rapporto è cambiato. Tra lui e De Sanctis ci sono state subito frizioni, Sousa poi diceva che la squadra era meno forte eppure era stato lui a volerla. Inzaghi? Con le sue le cose sono migliorate poi è arrivato Sabatini. In conferenza stampa disse che Inzaghi non lo avrebbe scelto per la battaglia, parole che sorpresero tutti noi. Poi sappiamo come è andata. Pensiamo al presente, a raggiungere una comoda salvezza per poi programmare per due, tre anni di poter aspirare se non ritornare in A”. Iervolino, che ha rivolto critiche a Petrachi sul mercato e sulla gestione, ha poi dedicato pensieri ai tifosi. “L’amore non è bello se non litigarello. Capisco che sono amareggiati, non condivido posizioni più radicali nei miei confronti e della società per gli investimenti fatti, il mio rapporto è di grande stima ed affetto. La forza è il pubblico. Mi auguro quanto prima di potermi confrontare con tutti. La Salernitana non è un ripiego, so benissimo che c’è responsabilità ed è per me un onore”. Soddisfatto dell’attuale gruppo costruito da Valentini e Breda, Iervolino seguirà anche la partita di sabato con la Carrarese. “Finalmente ho visto una squadra che lotta, che non getta la spugna. Proveremo ancora belle emozioni fino alla fine del campionato”. Infine un riferimento al futuro Arechi. “Sarà una bellissima opera, speriamo di godercela presto, che non si perda tempo e non ci siano intoppi e che la Salernitana potrà goderselo quanto prima oltre a poter dire la nostra in alcune scelte, avere ad esempio un contratto più duraturo con il Comune in modo da poter fare una migliore programmazione”.
Iervolino interrompe il silenzio. “Ora la salvezza, poi programmiamo la serie A”
DiRoberto Guerriero
Feb 13, 2025![](https://www.telecolore.it/web-telecolore-tv/wp-content/uploads/2024/05/iervolino-1.webp)