È partito il conto alla rovescia per uno degli eventi più attesi della Costiera Amalfitana, pronto a rinnovare il suo successo per la 46esima edizione. Si tratta del Gran Carnevale di Maiori 2019: una grande festa che a partire dal prossimo sabato 23 febbraio fino a sabato 10 marzo porterà nelle strade della città la fantasia e l’estro di un gruppo di artisti esperti in creazione di carri allegorici. Come tutti gli anni un tema comune guiderà la creatività di maschere e performance. Questa volta il soggetto scelto per la kermesse sarà “Civiltà e periodi storici”, in sintonia con l’anno europeo del turismo “slow” dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e storico italiano.

Un’iniziativa, quella rivolta al cosiddetto “turismo lento”, volta alla riscoperta e alla promozione delle più preziose località del nostro territorio, soprattutto se fuori dagli itinerari standard del turismo di massa. Le nicchie di meraviglia di cui l’Italia è seminata sono incoraggiate a mantenere vive le loro tradizioni, investendo sulla promozione delle proprie perle di bellezza, che sono uniche al mondo. Il litorale amalfitano non poteva certo mancare, Maiori in testa. La città – non a caso candidata pochi anni fa, insieme alle città della Costiera, al titolo di riserva della Biosfera MaB UNESCO – fa parte di questi tesori, e gli eventi che nascono al suo interno sono un’occasione unica per restare senza fiato. Il programma del Carnevale maiorese si attesta annualmente come irrinunciabile polo d’attrazione, sfidando il luogo comune secondo cui la Costiera amalfitana è soprattutto un luogo di turismo estivo.

In questo febbraio/marzo il presente e il passato si abbracceranno nel segno del divertimento e della cultura, creando un ponte fra epoche e tessendo un dialogo spettacolare fra miti di ieri e sensibilità del nostro tempo. Nelle due settimane saranno previste quattro date dedicate alla sfilata dei carri allegorici: il 24 febbraio, il 3-5 e 10 marzo le imponenti opere d’arte si faranno ammirare tra via Vecchia Chiunzi e il Lungomare. I maestri della cartapesta metteranno in scena immagini e metafore di antiche civiltà, viste dalla prospettiva del nostro mondo contemporaneo popolato di carnevali virtuali, come le Carnival Series Italiane, e scenari immateriali. Per gli amanti delle anticipazioni sono disponibili temi e bozzetti dei diversi carri allegorici che si alterneranno nella parata. La prima creazione, del gruppo “I Nuovi Pazzi”, ci porterà nelle misteriose atmosfere dell’Antico Egitto e delle raffinate dinastie dei grandi faraoni. Sarà poi la volta dell’associazione A.D.S., con la sua rappresentazione della società cinese: il titolo dell’opera è “Libretto Rosso”, e trae ispirazione dalla caduta dell’imperialismo. Allegria sfrenata e senza limiti, musica tribale, ballo e poesia sono invece le parole d’ordine dell’Associazione Invisibili/Alcastar, che si è rivolta alla cultura azteca con l’opera “Aztecas”. Il pubblico ammirerà un maestoso serpente piumato e resterà rapito dal fascino e dalla fierezza dell’imperatore Montezuma, intento a indicare la giusta direzione. “Karma e sangue freddo” è infine la rivisitazione in chiave allegorica del gruppo “I Monelli”, che si muoverà sul difficile ma stimolante confine fra tradizione e progresso. Ganesh, divinità indiana, si affiancherà alle danze di una sacerdotessa, come metafora della continua ricerca di un equilibrio fra epoche e componenti della spiritualità.

Una sapienza artigiana, quella dei carri allegorici e delle maschere che li accompagnano, che costruisce un filo rosso dal nord al sud della penisola, unendo nello spirito, nell’allegria, ma anche nella divertita riflessione, il Carnevale di Viareggio e di Venezia. Mentre con Putignano, in Puglia, è ormai ufficiale un gemellaggio formale. Sarà una preziosa occasione per scambi culturali e ospitalità nell’ambito dei palinsesti carnevalieri delle due città amiche. Ma non è finita qua. Il calendario del Gran Carnevale di Maiori comprende infatti numerosi eventi organizzati in parallelo ai giorni delle parate dei carri. Un cartellone collaterale che arricchirà la permanenza del pubblico con le tipiche prelibatezze maiorane e amalfitane: dai famosi succosissimi limoni della costiera, alla sofisticata varietà dei piatti mediterranei di pesce fresco, passando per gli ortaggi più genuini e dai gustosi salumi di prim’ordine. Il tutto annaffiato dai vini bianchi più pregiati della tradizione enologica locale, che si snoda fra le cantine e i magnifici vigneti delle città costiere. La città è fermento: non è possibile mancare.

L’organizzazione del Gran Carnevale di Maiori è affidata all’organizzazione del Comune di Maiori, con il supporto e il finanziamento della Regione Campania, attraverso i fondi Poc 2014-2010.

 

Di alfonso