I Carabinieri di Salerno hanno identificato il cadavere carbonizzato trovato due giorni fa ad Occiano di Montecorvino Rovella ed hanno fermato due suoi figli per concorso in omicidio, occultamento e distruzione di cadavere. L’uomo è Romano Di Francesco, pregiudicato di Montecorvino Pugliano. (080814)
I fermi sono scattati nel cuore della notte, intorno alle 3. A eseguirli nei riguardi della figlia, 44 anni, e del figlio, 42 anni, di Di Francesco, che aveva 69 anni, sono stati i Carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Salerno. Alla soluzione di quello che si era presentato come un vero e proprio giallo, i Carabinieri sono giunti dopo la denuncia di scomparsa presentata dai familiari di Di Francesco nel pomeriggio di ieri. Secondo i primi elementi delle indagini, movente del delitto potrebbero essere le continue vessazioni alle quali erano sottoposti i figli. Secondo gli accertamenti medico legali eseguiti ieri pomeriggio, l’uomo sarebbe stato ucciso di botte e, dopo essere stato rinchiuso in un grosso sacco dello steso tipo usato per le immondizie, è stato portato in aperta campagna e date alle fiamme, con le mani e i piedi legati con filo di ferro.
Ad evidenziarlo la virtopsy, tac tridimensionale eseguita nella serata di ieri sul cadavere carbonizzato rinvenuto la notte fra martedì e mercoledì in un viottolo di località Occiano del comune di Montecorvino Rovella (Salerno). L’esame effettuato nell’ospedale di Vallo della Lucania (Salerno) ha rivelato sui resti dell’uomo numerose fratture al torace e alla base cranica.
Il cadavere è stato trovato da un pastore che passava nella zona; aveva pantaloni di tuta ginnica e una canottiera. Gli inquirenti sono certi che l’uomo sia giunto già morto sul luogo del ritrovamento, dove è stato poi dato alle fiamme. Al collo, ai polsi e alle caviglie, sono stati trovati dei fili elettrici. Il volto sfigurato era stato incappucciato con una busta di cellophane, il corpo era avvolto in un sacco molto capiente del tipo usato per l’immondizia. I carabinieri hanno ascoltato i proprietari dei terreni del luogo dei ritrovamento, pastori e frequentatori della zona. (080814)