Ore importanti per le Fonderie Pisano di Fratte. La storica azienda salernitana attende le decisioni della Regione Campania dopo la presentazione delle controdeduzioni alle prescrizioni di Palazzo Santa Lucia. Corsa contro il tempo per mantenere aperti i cancelli e programmare la delocalizzazione ma i comitati promettono battaglia. (160516)
Sono scaduti venerdì scorso i termini contenuti nell’avviso di sospensione dell’autorizzazione integrata ambientale, la così detta AIA, per le Fonderie Pisano di Fratte, a Salerno, con il quale la Regione Campania a fine aprile aveva inoltrato alla storica azienda una serie di prescrizioni alle quali rispondere entro quindici giorni pena il blocco delle lavorazioni per due mesi. Un provvedimento scaturito dalle ispezioni effettuate nello stabilimento da parte dei tecnici dell’Arpac, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente che avrebbero riscontrato una serie di problematiche segnalate alla Regione e, quindi, alle Fonderie Pisano.
L’azienda avrebbe provveduto ad inoltrare le controdeduzioni già nella giornata di mercoledì scorso ed ora si attendono le risposte da Napoli.
Nello stabilimento di Fratte c’è il timore di un decreto con il quale la Regione Campania potrebbe sospendere, per sessanta giorni, le attività produttive nonostante siano state ottemperate diverse prescrizioni ad esempio sulle emissioni di fumi dai camini e sulle strumentazioni per la captazione degli stessi.
Attesa ovviamente da parte degli operai, che nei giorni scorsi avevano inviato una lettera accorata alla stampa contestando le accuse quotidiane subite da alcuni dei componenti del presidio davanti allo stabilimento di Fratte, invitando a riportare la discussione sui binari della civiltà ed evitando le marce ma impegnandosi per la delocalizzazione.
I Comitati, invece, restano sulle loro posizioni, di netta chiusura nei confronti dell’azienda. In attesa delle decisioni della Regione Campania, che potrebbe giungere tra oggi e domani, il Comitato Salute e Vita ha organizzato una nuova assemblea pubblica che si terrà giovedì alle 19 alla chiesa di via dei Greci, a Fratte, luogo ormai simbolo della battaglia per la delocalizzazione delle Fonderie.