Valentina Col, la 17enne di Grosseto morta all’ospedale di Orbetello, quando era stata ricoverata nel salernitano non avrebbe mostrato segni di perforazione del polmone che, invece, potrebbe poi averne causato il decesso alcuni giorni dopo. A riportarlo il quotidiano La Nazione che cita le dichiarazioni del direttore sanitario della Clinica Cobellis, Aldo Rescinito, rilasciate all’emittente toscana TgT-Italia7: “La frattura, secondo gli esami fatti da noi, era una minima infrazione composta e non dava segni di perforazione del polmone o della pleura”, ha spiegato il medico ricostruendo che la ragazza era arrivata accompagnata da due adulti accusando solo un dolore al torace, ma senza apnee.
“Se è successo qualcosa – ha aggiunto – è nei gironi seguenti”. “Il referto della radiografia e la radiografia è stato consegnato alla ragazza e ai due accompagnatori ai quali è stato riferito anche verbalmente l’esito”, dal radiologo, che è indagato, dopo che la ragazza aveva chiesto una prestazione ambulatoriale ai servizi di radiologia.
Per il suo decesso, comunque, nove professionisti, otto medici e un radiologo, sono indagati per omicidio colposo dalla procura di Grosseto. Valentina Col è morta all’ospedale di Orbetello domenica 25 agosto. Tra gli otto medici indagati alcuni sono in organico alla clinica salernitana dove la ragazza si recò a seguito di una forte caduta il 14 agosto scorso, in cui sbattè il torace. La 17/enne si ferì mentre era in vacanza al mare nella zona di Palinuro, poi si sposto’ da parenti a Pescia Romana. Indagati, che il procuratore capo Francesco Verusio ha spiegato, come garanzia per tutti coloro che hanno ricevuto l’avviso di garanzia di poter partecipare ad accertamenti irripetibili, per fare luce su quanto accaduto da mercoledì 21 a domenica 25 alle 13 quando Valentina è morta. Probabilmente per un’embolia polmonare, dovuta alla conseguenze di quella maledetta caduta. (050913)