Occorrerà almeno una settimana per avere la relazione tecnica che dovrebbe chiarire le cause che hanno scatenato l’incendio al negozio di articoli sportivi sul corso di Salerno. ieri pomeriggio l’ispezione della struttura. (311215)
Ispezione approfondita, per oltre un’ora, nel pomeriggio di ieri, nel negozio di articoli sportivi andato in fumo lo scorso 26 dicembre in pieno centro a Salerno, su corso Vittorio Emanuele, all’incrocio con Via Santi Martiri. La Procura salernitana, infatti, vuole sgomberare il campo da ogni possibile dubbio sulla natura dell’incendio che ha distrutto l’esercizio commerciale mandando in tilt, per un intero pomeriggio e parte della serata il capoluogo, con una vasta area interdetta al traffico veicolare e pedonale per le operazioni di spegnimento delle fiamme. Ad intervenire nei locali commerciali e nei depositi, ieri pomeriggio, gli uomini dello speciale nucleo NBCR dei Vigili del Fuoco, specializzato in una serie di verifiche ad ampio raggio, dal nucleare al biologico al chimico ed al radiologico dotato di maschere antigas, rilevatori di sostanze pericolose, sensori elettrochimici ed in grado abche di intervenire con una unità mobile progettata per la rilevazione di agenti chimici e nucleari.
L’intervento dell’Nbcr dei Caschi rossi è stato richiesto per verificare la presenza nei locali andati in fiamme di così detti acceleranti, cioè sostanze infiammabili che potrebbero aver innescato la combustione. Sostanze che, in caso di ritrovamento, potrebbero essere presenti eventualmente anche in maniera dolosa. L’inchiesta della procura, infatti, va proprio in questa direzione per rilevare, cioé, la presenza di eventuali inneschi, liquidi o quant’altro, che potrebbero aver fatto sviluppare le fiamme. Al fianco dei Vigili del fuoco gli uomini della scientifica della Polizia di Stato che hanno tolto temporaneamente i sigilli alle strutture coinvolte nell’incendio per il sopralluogo. Per avere la relazione chiarificatrice, in ogni caso si dovrà attendere almeno una settimana. Il documento sarà inoltrato alla Procura e per ora i primi riscontri avuti sul posto sono coperti da riserbo.