Tragedia a Scafati dove, in mattinata, ha perso la vita un operaio di 22 anni. Il giovane, residente a Poggiomarino, stava lavorando all’interno di un palazzo in via Melchiade. Secondo una prima ricostruzione, il 22enne stava sollevando con una carrucola una lastra d’acciaio che l’avrebbe poi travolto senza lasciargli scampo. L’operaio è morto sul colpo, sono stati inutili per lui i soccorsi arrivati sul posto. Sull’incidente indagano i Carabinieri.
“Siamo di fronte all’ennesima tragedia che scuote il mondo del lavoro e la nostra comunità” afferma Gigi Vicinanza, componente nazionale della segreteria Cisal Metalmeccanici. “È inaccettabile che nel 2024 si continui a morire sul lavoro a causa di mancanze nella sicurezza e nella prevenzione. Questo dramma deve spingerci a riflettere e ad agire concretamente per evitare che tali episodi si ripetano”.
«Piangiamo un altro figlio – commenta Antonio Apadula, Segretario Generale della Cgil Salerno-. Lo facciamo senza più lacrime. C’è dolore e c’è rabbia. Questo ragazzo giovanissimo questa mattina è uscito di casa per andare a lavoro. Stasera tornerà a casa in una bara. A quante scene come questa dobbiamo ancora assistere affinché in questo Paese, da nord a sud, cambino le regole e venga garantita sicurezza nei luoghi di lavoro? È una mattanza, un lutto continuo. Ci stringiamo al dolore della famiglia di questo giovane ucciso sul lavoro con la complicità di quanti tacciono davanti all’assenza di regole precise che possono azzerare queste tragedie che quasi mai derivano da una incontrollabile fatalità. Lo Stato ci dica se c’è e da che parte sta».