In Campania le ecomafie premono sempre di più sull’acceleratore e fanno affari d’oro. A dimostrarlo è l’aumento dei reati ambientali che nel 2023 salgono a 4.952, registrando +23% rispetto al 2022, con una media di 13,5 reati al giorno, dati che confermano la Campania leader nazionale. Maglia nera per la provincia di Napoli con 1.494 reati, seguita da Avellino. A tracciare un quadro di sintesi è il nuovo report di LegambienteEcomafia 2024. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia”. La Campania si conferma maglia nera a livello nazionale in tutti i cicli dell’ecomafia, da quello dei rifiuti al cemento illegale. La nostra regione è al primo posto come numero di reati contro l’ambiente, con un aumento delle persone denunciate (4.643), delle persone arrestate (49) e dei sequestri effettuati (1.241). Guida la classifica a livello nazionale la provincia di Napoli con 1.494 reati, seguita dalla provincia di Avellino (1.203), che dalla settima posizione arriva sul secondo gradino del podio. Quinta la provincia di Salerno con 815 reati.

In questi anni a spartirsi la torta, insieme ad imprenditori, funzionari e amministratori pubblici collusi, sono stati circa 80 clan attivi in tutte le filiere analizzate da Legambiente: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare. La Campania è sempre in testa alla classifica nazionale del ciclo dei rifiuti per numero di reati, 1.859, esattamente il 20% sul totale nazionale. E in Campania c’è una vera e propria emergenza shopper illegali. Un dato su tutti: solo a Napoli nell’ultimo anno sono stati rintracciati 100 chilogrammi di buste illegali ogni tre giorni, per un totale di 120 quintali. La Campania è ancora la regione saldamente in testa alla classifica del cemento illegale. Podio tutto campano con Napoli, Avellino e Salerno che guidano la classifica a livello provinciale.

Di Franco Esposito

Giornalista professionista, lavora a Telecolore dal 1984. Padre di tre figli, è laureato in Giurisprudenza col massimo dei voti. E' corrispondente del Corriere dello Sport e di Repubblica. Radiocronista e opinionista di Radio Bussola 24. Professore a contratto nel Master in Comunicazione dello Sport presso UniCusano. Cultore della Materia presso UniSa.