I Carabinieri della Compagnia di Eboli diretta dal capitano Alessandro Cisternino, al termine di articolate e complesse indagini, hanno dato finalmente un nome agli autori di una violenza di gruppo commessa a danno di una donna nel mese di novembre 2012. Tre ebolitani arrestati dai militari dell’Arma. (150213 Franco Esposito ed Antonella d’Annibale)
Alle prime luci dell’alba, ad Eboli sono stati arrestati tre uomini in esecuzione dell’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Salerno dr. Di Florio su richiesta della Procura cittadina diretta dal Dr. Franco Roberti. Il robusto quadro accusatorio raccolto dai Carabinieri del Nucleo Operativo comandati dal tenente Manna ha evidenziato a carico degli arrestati gravissimi indizi di colpevolezza per aver, tutti, concorso nell’esercitare violenza fisica nei confronti di una donna approfittando peraltro delle condizioni di inferiorità psichica in cui si trovava la persona offesa per il suo stato di profonda alterazione dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche”.
I fatti risalgono alla sera del 7 novembre 2012, quando, nel centro storico di Eboli, tre uomini abusarono ripetutamente di una donna sino a quando un’abitante del posto contattò il 112 chiedendo l’intervento dei Carabinieri che, appena giunti, notarono i responsabili darsi alla fuga e rinvennero, sulle gradinate di vicoletto, una donna riversa per terra priva di pantaloni e slip. Gli investigatori, dopo aver prestato immediatamente soccorso alla malcapitata, acquisirono dalla medesima scarne informazioni in merito ad un tentativo di violenza sessuale posto in essere da tre giovani di età compresa tra i 20 ed i 25 anni. I successivi accertamenti corroborati da meticolosi sopralluoghi condotti sul luogo teatro del gravissimo evento, consentirono ai Militari di individuare la presenza di una piccola telecamera che aveva in automatico registrato tutte le fasi dell’ evento poiché perfettamente focalizzata sul punto esatto della scalinata ove avvenne la violenza. Dalla successiva visione dei fotogrammi è stato possibile evidenziare la violenza e la brutalità dei comportamenti posti in essere degli indagati nonché la precisa riconoscibilità dei prevenuti come autori dei fatti contestati.
Gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Salerno.