Lo sbarco di ieri mattina al porto di Salerno potrebbe essere stato il primo di una nuova ondata di migranti. Si parla di almeno un paio di arrivi al mese, secondo voci ancora non confermate. Intanto 5 dei dieci minori ospitati nella città di Salerno hanno già lasciato il centro di prima accoglienza di San Leonardo. Gli altri dovrebbero essere trasferiti entro i prossimi giorni a case famiglia. La cooperativa che la gestisce, intanto, si prepara ad ampliare la struttura, aprendo anche un pronto soccorso ed un ristorante sociale. (180215)
Così come accaduto in occasione dei sei precedenti sbarchi, anche stavolta buona parte dei migranti giunti nel porto di Salerno e, poi, distribuiti nei vari centri di prima accoglienza, in passato in altre regioni, stavolta soltanto nel salernitano, non si fermerà a lungo. L’Italia, infatti, resta solo un primo passo per ricongiungersi a familiari o, comunque, raggiungere altri paesi, come Francia, Inghilterra e Germania. Un obiettivo da centrare anche per i minori non accompagnati, sbarcati ieri, una parte dei quali ospitati nell’ex scuola elementare di San Leonardo a Salerno. 5 dei 10 ragazzi, infatti, nel corso della prima notte hanno preferito calarsi da una finestra e scappare forse per proseguire un percorso iniziato nelle scorse settimane dai rispettivi paesi di provenienza, semmai nell’ottica di un programma già stabilito. Gli altri, invece, nei prossimi giorni andranno inn case famiglia. Ad occupasi della prima accoglienza, comunque, i volontari della cooperativa l’Abbraccio che, stavolta, hanno provveduto anche al pernottamento nella struttura di San leonardo in via di ampliamento. Una volta a regime potrebbe ospitare da 30 a 100 minori in maniera provvisoria in atteso dello smistamento definitivo. Il tutto in maniera assolutamente gratuita, senza finanziamenti da parte dello stato. In attesa di nuovi sbarchi, che potrebbero ricominciare dopo un periodo di relativa calma ad arrivare al porto di Salerno, la cooperativa l’Abbraccio attiverà ad aprile, sempre a San Leonardo nuovi servizi, un pronto soccorso, un ristorante ed una lavanderia sociale.