La seduta della commissione trasparenza del Comune di Salerno, in programma ieri per discutere dell’eventuale decadenza del sindaco De Luca, dopo la nomina a vice ministro, è saltata per la mancanza del numero legale. Tutto rinviato a data da destinarsi, visto che la riunione della prossima settima si occuperà di altre questioni.
Nella maggioranza di centro sinistra, in ogni caso, si prende tempo al primo cittadino di verificare la situazione romana e gli equilibri all’interno del suo partito. (090513 Giancarlo Frasca)
Dimissioni o decadenza. Queste le strade che tra qualche settimana si dovrebbero presentare al sindaco di Salerno De Luca, per risolvere la presunta incompatibilità tra il ruolo di vice ministro e quello di sindaco.
Per ora, comunque, il diretto interessato, dagli studi di Porta a Porta ha detto di essere intenzionato a restare a Palazzo di città dando il tempo ai suoi di verificando la situazione. Il suo staff sta, infatti, valutando le mosse da adottare, anche per tenere conto della tempistica in caso di eventuali nuove elezioni nel 2014 alle quali De Luca potrebbe anche ripresentarsi per un terzo mandato, possibile nel caso uno dei due precedenti non sia andato oltre i due anni, sei mesi ed un giorno. Una data limite, per il primo cittadino, che scatterebbe a novembre prossimo.
In quest’ottica rientra il rinvio della riunione di ieri della commisione trasparenza, chiamata a discutere proprio della decadenza. Un rinvio che ha provocato la reazione critica del consigliere comunale del Pdl, Roberto Celano, tra i pochi presenti, che ha fatto mettere a verbale la sua posizione, contraria al doppio ruolo di De Luca ed alla necessità di rimuovere l’incompatibilità o con le dimissioni o la decadenza.
Il Presidente della Commissione Trasparenza, Salvatore Gagliano, invece, ha precisato che la convocazione di ieri aveva solo ed esclusivamente l’obiettivo di chiarire, con una discussione fra i componenti, la situazione attuale, senza dover procedere a nessuna indicazione di voto, visto che la competenza è del Consiglio Comunale.
Gagliano ha anche aggiunto che, a titolo personale, resta totalmente contrario ad eventuali dimissioni, che non farebbero altro che arrecare un danno alla città di Salerno.
L’eventuale nomina di un Commissario Prefettizio, abilitato solo per l’ordinaria amministrazione, a differenza di un Consiglio Comunale e di una Giunta nel pieno delle proprie funzioni, significherebbe la paralisi delle tante situazioni in atto, sempre secondo Gagliano.
Per questo motivo il presidente della Commissione Trasparenza ha auspicato una interpretazione univoca delle normative in materia. Nella stessa situazione di Salerno, infatti, si trovano sia il Comune di Reggio Emilia con il neo Ministro Graziano Delrio, che il Comune di Padova con il neo Ministro Flavio Zanonato.