De Luca potrà nominare la Giunta regionale e soltanto dopo sarà sospeso. A ribadirlo l’Avvocatura Generale dello Stato che in poco più di 24 ore ha risposto alle richieste di interpretazione della legge Severino da parte del Premier Renzi, invitando il Governo a varare un decreto d’urgenza per colmare i vuoti della normativa e, di fatto, blindare l’amministrazione campana. (250615)
Quanto accaduto in Campania non è contemplato dalla Legge Severino, o per meglio dire dal decreto del 2012 firmato dall’allora Guardasigilli, lasciando vuoti normativi da colmare per evitare che si vada oltre, andando a ledere il diritto di un organo come il consiglio regionale di insediarsi e di operare. A dirlo, in tempi record, l’Avvocatura generale dello Stato, sollecitata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi a dare una interpretazione sulla norma e sullo specifico caso De Luca, prima di intervenire con un decreto di sospensione. In 24 ore l’avvocato generale dello Stato, Massimo Mazzella Ducci Teri, ha cercato di dirimere la questione in un parere di cinque pagine consegnate alla presidenza del consiglio, invitando il Governo ad intervenire con un decreto d’urgenza per garantire la nomina della Giunta regionale e, quindi, di un vice presidente che regga Palazzo Santa Lucia durante il periodo di sospensione per il neo Governatore. Una sospensione che, quindi, potrà scattare soltanto dopo, questo per evitare che il provvedimento si trasformi in una decadenza, rendendo vana la tornata elettorale e minando la sopravvivenza dell’intera amministrazione regionale. Del resto l’Avvocatura ha fatto notare come, in base all’articolo 8 della Severino, questa norma i applichi solo nei confronti di organi operativi e non, come nel caso di De Luca, di presidente proclamati ma non nelle piene funzioni. Da qui la necessità di un decreto che preveda che prima della nomina della Giunta e del Vice presidente De Luca non possa essere sospeso. Un decreto che non potrà essere oggetto di ricorsi amministrativi. resta, ovviamente, al possibilità per De Luca di ricorrere al giunge ordinario contro la sospensione. Un iter preannunciato più volte dallo stesso Governatore che, come scritto sulla propria pagina facebook, ha inviato nei giorni scorsi alla presidenza del consiglio dei ministri un documento di 13 pagine redatto da due maestri del diritto come Pietro Rescigno e Giuseppe Abbamonte sulla stessa lunghezza d’onda del parere dell’Avvocatura dello Stato, cioé dettando i tempi di una possibile sospensione che non decorrerebbe dalla data di pubblicazione della sentenza di condanna ma dalla comunicazione del provvedimento di sospensione. Ma il parere va anche oltre, e come ribadito sempre da De Luca, sosterrebbe l’inapplicabilità della legge Severino nei suoi confronti, in carica elettiva acquisita in epoca successiva all’emanazione della sentenza di primo grado. Un aspetto sottolineato anche dall’Avvocatura.