De Luca non si è fermato al Tg1 per replicare agli attacchi ricevuti in questi giorni, tra Crescent e caso tesseramento Pd e, come ricordato dall’edizione on line del Corriere del Mezzogiorno di Salerno, si è aperto anche in una intervista a Repubblica.
“Dimettersi se indagati? In un paese nel quale le iniziative giudiziarie durano 15 anni e si concludono nel nulla? Sarebbe pazzia, barbarie giudiziaria. Ci si dimette per condanne definitive, salvo che per ipotesi di reato infamanti”. Il sindaco-viceministro, quindi, ha negato possibili dimissioni in seguito alla nuova tegola giudiziaria ed al caso tesseramento Pd che, comunque, non lo vede coinvolto. “La verità e’ che di fronte ai nostri risultati c’e’ chi e’ impazzito. Sono disgustato dalla strategia della diffamazione. Sanno tutti che qui c’e’ una realtà di Pd, fra le poche al Sud, fatta di correttezza, militanza, di tessere non gonfiate e non finte, di partecipazione. A Salerno ho avuto al Comune il 75% dei voti fra tutti i cittadini. E’ immaginabile che fra i soli Pd si arrivi oltre il 90. Il problema vero non e’ questo: e’ che a votare per Cuperlo sono andati in 50. E comunque, cosa e’ cambiato rispetto al voto identico ottenuto da Bersani?”. Nell’intervista De Luca è intervenuto anche sul caso Cancellieri: «Chi impediva al presidente Letta di indicare, in 24 ore, un ministro autorevole e non di parte? Ho sentito dire che il governo è più forte perché più compatto. Come si fa a non vedere il campo minato parlamentare che si prospetta?”.
LA DIFESA DI RENZI
“De Luca non e’ indagato per le tessere, che risalgono al 2012 quando c’era la segreteria Bersani”. Lo ha spiegato Matteo Renzi, ospite stamattina di Agorà, il programma di Rai 3. “A De Luca si può dire tutto ma non che non ha consenso in città, ha fatto il sindaco e lo ha fatto bene e lo dicevo quando lui votava Bersani -ha aggiunto Renzi- ora De Luca vota per Renzi e subito si dice: bisogna ragionare su De Luca, e’ discutibile. C’e’ una indagine a Salerno, per ora lui e’ uscito da tutto. Il giudizio su Salerno lo danno i salernitani”.
“D’Alema era convito che tra gli iscritti avrebbe vinto lui, cioè Cuperlo. Ha detto che sono ignorante e superficiale, quindi non solo ha perso ma ha perso da un ignorante e superficiale è normale che sia arrabbiato” prosegue Renzi riaccendendo la polemica con l’ex premier e compagno di partito. “D’Alema è candidato per Cuperlo, è un importante dirigente del Pse, i tentativi di mettermi contro di lui non funzionano. Io non sono preoccupato di cosa fa D’Alema ma di cosa fanno gli italiani”. ”Il centro destra ha fatto un’operazione politica molo intelligente con una scissione a tempo che ha diversificato l’offerta elettorale. Silvio Berlusconi rimane un pericolo elettorale e nessuno nel Pd dica che abbiamo già vinto le prossime elezioni”. (221113)