A due giorni dall’infuocato consiglio regionale, interrotto quattro volte e poi sciolto ma che comunque ha consentito di approvare il testo di legge sul riordino del sistema idrico in Campania, il presidente della Giunta ha voluto replicare alle critiche giunte dall’opposizione e da alcune associazioni ambientaliste. E’ falso, ha detto De Luca, che si vuole privatizzare l’acqua. Il Governatore è anche tornato sulla protesta del Movimento 5 Stelle che ha impedito l’intervento in aula per chiarire il caso Mastursi, dicendo che non ha tempo da perdere facendo capire che potrebbe non rispondere ad altre richieste dei gruppi. (181115 Giancarlo Frasca)
L’Acqua in Campania resterà pubblica e saranno decentrati i poteri rendendo protagonisti i Comuni. Dopo l’approvazione in consiglio regionale, nel corso di una seduta quanto mai burrascosa, nella giornata di lunedì, con l’occupazione della presidenza dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, il Governatore campano ha voluto replicare alle critiche sul testo di legge sul riordino del sistema idrico. De Luca ha ribadito che sin dal primo articolo viene ribadito il principio di bene comune di origine naturale per una legge che va a razionalizzare gli usi, la tutela e la sostenibilità degli usi civili, in agricoltura e zootecnia. “L’ente idrico campano, istituito dalla nuova legge – ha chiarito De Luca – sarà costituito dai Comuni con un comitato esecutivo in cui ci saranno i sindaci e che metterà ordine sull’attuale caotico sistema in cui la Regione, dal momento della captazione, vende e acquista acqua, gestisce reti e alimenta diseconomie. Ci sarà un allineamento anche sulle tariffe con la creazione di un fondo ad hoc a garanzia dei cittadini”.
De Luca ha fatto anche una sorta di bilancio dei primi cinque mesi della sua giunta, rivendicando il lavoro svolto. Un resoconto completo sarà presentato entro 30, massimo 40 giorni ma De Luca ha voluto anticipare i punti principali, ad iniziare dalle sette leggi già approvate, il taglio delle pertecipate da 43 a 6, i cantieri aperti per le funicolari del Faito e di Montevergine e gli interventi per sburocratizzare la macchina regionale. Per l’inizio del 2016 poi, ha aggiunto, saranno aperti 4 cantieri della circuvesuviana e nel prossimo consiglio regionale si discuterà dell’eliminazione dell’Arsan, azienda regionale della sanità. Il Governatore ha anche ricordato la stabilizzazione dei lavoratori delle provincia e dei bacini anticipando anche che entro la fine dell’anno ci sarà anche la legge sulla forestazione e quella sui rifiuti. Sulla sua vicenda giudiziaria e sull’intervento calendarizzato in Consiglio per illustrare i contorni del caso “Manna Mastursi”, De Luca ha, infine concluso con un secco “Non ho tempo da perdere”.