Dopo aver giurato da sottosegretario, in attesa dell’ufficializzazione della nomina a vice ministro alle infrastrutture e trasporti, il sindaco di Salerno si preparerebbe a dare l’assalto anche alla segreteria del Partito Democratico. A sostenerlo il Corriere della Sera di oggi, secondo il quale il neo componente del Governo Letta, avrebbe lanciato una probabile ipoteca sulla futura leadership del PD, pubblicando un documento sul proprio sito internet. Intanto a Palazzo di città si lavora sul futuro amministrativo. Secondo una interpretazione fornita dal deputato Fulvio Bonavitacola si andrà al voto il prossimo anno e la consiliatura non si completerà. Per De Luca potrebbe ipotizzarsi anche un possibile terzo mandato anche se le mire, come già detto, potrebbero essere altre, Regione Campania a parte. (050513 Giancarlo Frasca)
Prima la nomina a vice ministro alle infrastrutture e trasporti, ora una possibile corsa alla segreteria nazionale del partito Democratico e domani e dopodomani una eventuasle ricandidatura al Comune di Salerno o a Palazzo Santa Lucia, come successore di Stefano Caldoro alla presidenza della giunta regionale della Campania. Sono giorni importanti per il sindaco di Salerno De Luca che in una settimana si è riconfermato tra i principali esponenti poltici del centro sinistra. Questa mattina il neo vice ministro ha pubblico sul proprio sito internet, oltre che su facebook, rilanciandolo anche su Twitter, una riflessione sugli obiettivi futuri del Pd, intitolata “Smantellare le correnti. Ripartire dai territori”.
Un documento che è stato anticipato dal Corriere della Sera, in edicola oggi, che in pagina nazionale, in un articolo dedicato al duello per la segreteria nazionale del Partito lancia anche il nome di Vincenzo De Luca. Rivelando in anticipo la pubblicazione del documento, infatti, per Maria Teresa Meli, il sindaco di Salerno è il primo a fare una mossa in vista del rinnovo della dirigenza nazionale, con una probabile ipoteca sulla futura leadership. Secondo il Corriere, infatti, De Luca, potrebbe decidere di candidarsi alla segreteria non nell’assemblea dell’11 ma al congresso d’autunno. Nella sua riflessione, un vero e proprio manifesto per il futuro del PD, De luca propone di superare le correnti, valorizzando le esperienze di tanti amministratori locali, come lui, ripartendo dai territori. Il neo viceministro, inoltre, invita il PD a darsi un’anima, liberandosi dall’idea di un partito transitorio. Una sorta di rivoluzione in tutti gli aspetti politici, dal programma al linguaggio allo stile per liberarsi, dice, della presunzione di superiorità. Sullo sfondo le mosse salrnitane e campane. Rispetto alle interviste rilasciate nei giorni scorsi, a Salerno si andrà al voto nella primavera del 2014. A ribadirlo il deputato Pd, Fulvio Bonavitacola, che ha informato De Luca dell’interpretazione da dare alle normative vigenti.
In caso di decadenza del sindaco, infatti, il testo unico sugli enti locali stabilisce che si vada al voto alle prime elezioni utili. In questo caso le prossime sono programmate appunto per il 2014, prima della scadenza della consiliatura del capoluogo. Fino ad allora a guidare l’amministrazione dovrebbe essere il vice sindaco che, di fatto, potrebbe poi essere il candidato al,a poltrona di primo cittadino. Da qui i tanti nomi che stanno circolando, da Argentino a Bonavitacola, ad una scelta interna, come Buonaiuto o Di Lorenzo. Tutto questo se De Luca non dovesse scegliere di lasciare Salerno per candidarsi alla presidenza della Giunta Regionale o proseguire con impegni nazionali. Tra i corridoi di palazzo di città, infatti, si fa spazio anche un’altra ipotesi, quella di un terzo mandato per l’attuale vice ministro, consentita soltanto nel caso in cui uno dei due mandati precedenti abbia durata inferiore a due anni, sei mesi ed un giorno, per causa diversa dalle dimissioni volontarie. Tempi che sarebbero rispettati, visto che De Luca è stato rieletto nella tornata del 15 e 16 maggio 2011. In questo caso, quindi, si potrebbe anche pensare ad una conferma dell’attuale vice sindaco, Eva Avossa.