Circa 1.200 persone hanno versato 15 euro per partecipare, ieri, a una cena alla Fabbrica del Vapore di Milano con il segretario Pd, Pier Luigi Bersani, in vista delle primarie del 25 novembre prossimo. All’appuntamento è arrivato anche il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, accompagnato dall’assessore al Bilancio Buonaiuto, ed il primo cittadino lombardo, Giuliano Pisapia, che era al teatro Dal Verme nei giorni scorsi a sentire Matteo Renzi, altro candidato alle primarie del centrosinistra. Tante le persone comuni e tanti politici, dall’ex ministro Barbara Pollastrini alla ginecologa Alessandra Kustermann, e assessori milanesi come Marco Granelli e Lucia De Cesaris. Bersani ha iniziato il suo intervento dicendo che il Pd è il primo partito. “La Lombardia e Milano ci hanno date belle soddisfazioni – ha aggiunto – Ringrazio voi e il sindaco Pisapia. Voglio dirgli l’affetto, oltre che la stima, che il partito gli porta”.
Ieri De Luca ha trascorso una intera giornata con Bersani. Nel pomeriggio l’ha accompagnato a visitare un bene confiscato alla mafia, prendendo poi parte ad un seminario con imprenditori ed economisti, organizzato in un grande capannone stile festa dell’Unità.
In quella sede De Luca, come si vede dalla foto scattata da Buonaiuto ha tolto il sigaro dalle mani di Bersani, come promesso a Salerno in occasione dell’incontro al Grand Hotel.
Il 15 novembre, De Luca e Bersani saranno a Napoli.
Questa mattina, invece, è stata la volta di Fulvio Bonavitacola sostenere la candidatura alle primarie del segretario nazionale del PD. Sala gremita al Grand Hotel Salerno per l’iniziativa promossa dal deputato salernitano del Partito Democratico.
“I valori non sono una moda”, questo lo slogan scelto da Bonavitacola che ha parlato per più di un’ora, ripercorrendo gli ultimi anni della storia italiana. Parole dure per Berlusconi e Marchionne «l’italo-canadese ultramoderno convinto che gli uomini si possano comprare e vendere», per la legge elettorale, «che va cambiata. Qualsiasi altra cosa è meglio del porcellum», per le Province «che vanno abolite» e per Matteo Renzi, sfidante di Bersani. A Bonavitacola, semplicemente, le cose che fa il sindaco di Firenze non piacciono. (111112 Giancarlo Frasca)