Lavoro e maggiore attenzione per il Sud, ripensamento della politica industriale italiana. Questi i temi principali toccati ieri sera a Salerno dal leader nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Niki Vendola, al Teatro Augusteo. (210213 Giancarlo Frasca)

Non basta demolire, occorre anche programmare la ricostruzione dell’Italia. Parole precise, quelle pronunciate a Salerno dal leader di Sinistra Ecologia e Libertà, impegnato come Bersani nel rush finale della campagna elettorale in Campania, regione ritenuta più che strategica per l’esito del voto in particolare al Senato.
Sala del teatro Augusteo piena per il governatore della Puglia che, anche dal secondo capoluogo campano, dopo essere stato a Napoli, Avellino e Pratola Serra, davanti ai cancelli della Fma, la Fabbrica di motori del Gruppo Fiat, ha rilanciato i temi principali del proprio programma, ad iniziare dalla necessità di ritornare a parlare di lavoro. Per Vendola gli esponenti politici si sono comportati come degli ullusionisti, facendo sparire questa parola dai loro comizi o dai loro programmi.
Niki Vendola
Duro, poi, l’attacco, oltre ai demolitori anche ad una classe dirigente ritenuta tra le più corrotte della storia italiana, colpevole di inquinare la campagna elettorale con il finto modulo del rimborso Ici inviato a casa da Berlusconi. Nonostante ciò Vendola ha auspicato un risultato netto che possa assicurare la governabilità.
Un invito al voto utile è giunto anche dal segretario provinciale salernitano di Sel, Michele Ragosta, candidato alla Camera in Campania 2.