Cstp, presentato questa mattina alla Fallimentare il piano concordatario modificato con le integrazioni richieste dal Tribunale e approvate ieri dalla commissione liquidatrice. (190313 Giancarlo Frasca)
Ulteriore passo in avanti verso il salvataggio del cCnsorzio salernitano trasporti pubblici. Dopo la riunione di ieri, l’Azienda della mobilità ha presentato il piano concordatario al tribunale fallimentare di salerno, integrando le modifiche richieste e deliberate ieri dalla commissione liquidatrice. La prima versione era stata presentata lo scorso 22 febbraio ma i giudici della terza sezione civile, in camera di Consiglio aveva avanzato una serie di prescrizioni chiedendone la modifica e l’integrazione.
Nel piano è stato inserito anche il contratto di servizio con il Comune di Salerno, recentemente sottoscritto, e con la Provincia di Salerno che, invece, deve ancora essere definito. I tempi sarebbero ancora lunghi. Palazzo Sant’Agostino sta attendendo l’ufficializzazione del bilancio regionale che dovrebbe avvenire non prima della fine del mese di marzo per verificare la reale entità dei fondi a disposizione per il trasporto pubblico nel salernitano e, nello specifico per i collegamenti su gomma.
Ieri il Cstp si è occupato anche della cassa integrazione per i dipendenti, dando il via libera all’integrazione del reddito del 7 per cento ai dipendenti in cassa integrazione per due settimane al mese, da concretizzarsi soltanto dopo l’approvazione del piano concordatario. Ok anche alle commissioni paritetiche interne tra le quali anche quella per i così detti lavoratori non idonei alla guida, come proposto dai sindacati.
Intanto venerdì 22 si fermeranno gli autobus del Cstp ed anche quelli della Sita per una giornata di sciopero nell’ambito dell’agitazione nazionale del settore del traporto pubblico locale. Confermata l’adesione anche a livello locale. Per la Sita saranno effettuate soltanto le corse con orari di partenza ed arrivo ai capolinea nelle fasce dalle 6 alle 9 e dalle 13 alloe 16. Fasce di garanzia simili anche per il Cstp.
Sullo sfondo la vertenza della stessa Sita, ancora in attesa di una convocazione dalla Regione Campania. In caso contrario il prossimo 25 marzo potrebbe scattare la procedura per la messa in mobilità dei dipendenti in vista di un’abbandono delle tre province campane, Napoli, Avellino e Salerno dove sono assicurati quotidianamente i collegamenti