Si allungano i tempi per la conclusione della battaglia giudiziaria sul Crescent di Salerno che vede opposti, da un lato l’associazione ambientalista Italia Nostra ed il comitato di cittadini che si sta battendo contro la realizzazione dell’edificio semicircolare, e dall’altro il Comune di Salerno e la Crescent srl.
Il Consiglio di Stato ha, infatti, rinviato la decisione, dopo l’udienza di merito dello scorso 16 aprile, al mese di ottobre.
Contemporaneamente i giudici di Palazzo Spada, non soddisfatti dell’esito di una delle tre verificazioni ricevute (Genio Civile, Regione Campania, Autorità di Bacino), ne hanno disposto una nuova che sarà affidata a tre docenti ordinari dell’Università La Sapienza di Roma.
Secondo il Consiglio di Stato “si tratta di progettazione complessa che incide su tematiche interdisciplinari e specialistiche, di natura geologica, idrogeologica, geotecnica e strutturale”, per questo “emergono alcune carenze”. Al tempo stesso, comunque, esse “non denotano una manifesta deficienza delle opere sia sotto il profilo della sicurezza che delle prestazioni, in quanto alcuna deficienza emerge dai risultati delle verifiche strutturali e geotecniche”, tuttavia “tali carenze non consentono un accertamento pieno di rispondenza alla normativa sismica vigente (…) L’esito incerto della verificazione sismica, risultante dalle conclusioni riportate, unitamente alla non completa concordanza, in alcuni punti, con l’esito della verificazione idrologica e geologica, impone l’effettuazione di un supplemento istruttorio”.
Per la nuova verificazione, il Consiglio di Stato ha nominato un collegio di verificatori composto da tre Professori ordinari dell’Università degli studi La Sapienza di Roma, Facoltà di ingegneria – Dipartimento di ingegneria strutturale e geotecnica, scelti dal Preside della Facoltà stessa tra docenti specificamente esperti nelle discipline cui l’oggetto della verificazione inerisce. I verificatori dovranno “valutare la conformità del progetto alla normativa antisismica, prendendo posizione in ordine ai rilievi contenuti nelle relazioni (…) richiamate”.
Ai tre docenti universitari, i giudici hanno chiesto di indicare specificamente nelle loro conclusioni: “a) il rischio sismico (valutando “pericolosità”, “vulnerabilità” ed “esposizione”) cui eventualmente potrebbe essere soggetta la costruzione in esame; b) le parti del progetto idonee a determinare tale rischio; c) le misure necessarie ad evitarlo”.
La verificazione dovrà essere svolta nel contraddittorio delle parti che avranno facoltà di partecipare alle operazioni tramite i propri legali costituiti in giudizio o propri tecnici di fiducia. La relazione dovrà essere depositata entro 60 giorni dalla notificazione dell’ordinanza.
I giudici, inoltre, hanno imposto all’associazione Italia Nostra, a titolo di anticipo delle spese di verificazione, di versare 3.000 euro.

I lavori, intanto, potranno proseguire tranne che nel settore 1. Per questo motivo ad ottobre, quando il Consiglio di Stato dovrebbe mettere la parola fine a questa vicenda, il Crescent dovrebbe ormai essere concluso, almeno per i settori dal 2 al 5 dove il cantiere sta operando regolarmente, a ritmi sostenuti. (240413 Giancarlo Frasca)

Questo il testo dell’Ordinanza di oggi:
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
1) sul ricorso numero di registro generale 3609 del 2012, proposto da Associazione Italia Nostra Onlus, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati Oreste Cantillo e Oreste Agosto, con domicilio eletto presso Onlus Italia Nostra in Roma, viale Liegi, n. 33;

contro
Comune di Salerno, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Angelo Clarizia e Antonio Brancaccio, con domicilio eletto presso lo studio legale di quest’ultimo in Roma, via Taranto, n.18;
Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero per i beni e le attività culturali, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, in persona dei rispettivi Ministri pro tempore, Agenzia del Demanio, in persona del Direttore pro tempore, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliati in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
Autorità Portuale di Salerno, in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Barbara Pisacane e Michele Sarno, con domicilio eletto presso lo studio legale dell’avvocto Valenti Mazzocchi in Roma, via del Mascherino, n. 72;
Regione Campania, in persona del Presidente della Regione pro tempore;
Autorità Bacino Regionale in Destra Sele, in persona del Presidente pro tempore;
Immobiliare Panoramica s.r.l., in persona del legale rappresentante;
nei confronti di
Consorzio Stabile Terkton, Soc. Sist s.r.l., in persona dei rispettivi rappresentanti legali;
e con l’intervento di
ad adiuvandum:
Provincia di Salerno, in persona del Presidente della Provincia pro tempore, rappresentata e difesa dall’avvocato Marina Tosini, con domicilio presso la segreteria della VI Sezione del Consiglio di Stato, in Roma, piazza Capo di Ferro, n. 13;
ad opponendum:
Crescent s.r.l., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati Mario Sanino, Lorenzo Lentini, Paolo Vosa, con domicilio eletto presso lo studio legale del primo in Roma, viale Parioli, n. 180;

2) sul ricorso numero di registro generale 3614 del 2012, proposto da Associazione Italia Nostra Onlus, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati Oreste Cantillo e Oreste Agosto, con domicilio eletto presso Onlus Italia Nostra, in Roma, viale Liegi, n. 33;
contro
Comune di Salerno, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Angelo Clarizia e Antonio Brancaccio, con domicilio eletto presso lo studio legale di quest’ultimo in Roma, via Taranto, n. 18;
Crescent s.r.l., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati Mario Sanino, Lorenzo Lentini, Paolo Vosa, con domicilio eletto presso lo studio legale del primo in Roma, viale Parioli, n. 180;
nei confronti di
Consorzio Stabile Tekton, Soc. Sist s.r.l, in persona dei rispettivi legali rappresentanti;
per la riforma
quanto al ricorso n. 3609 del 2012:
della sentenza del Tribunale amministrativa regionale della Campania – Salerno, sezione I, n. 1768 del 2011, resa tra le parti, concernente piano urbanistico comunale e pino urbanistico di attuazione, sdemanializzazione di area, approvazione progetto dell’opera Crescent;
quanto al ricorso n. 3614 del 2012:
della sentenza del Tribunale amministrativa regionale della Campania – Salerno, sezione I, n. 1770 del 2011, resa tra le parti, concernente permesso di costruire per l’opera Crescent;

Visti i ricorsi in appello, i motivi aggiunti in appello e i relativi allegati;
visti gli atti di costituzione in giudizio di: Comune di Salerno; Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero per i beni e le attività culturali, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Agenzia del demanio; Autorità Portuale di Salerno; Crescent s.r.l.;
visto l’atto di intervento ad adiuvandum della Provincia di Salerno;
visto l’atto di intervento ad opponendum della società Crescent s.r.l.;
viste le memorie difensive;
visti tutti gli atti della causa;
relatore nell’udienza pubblica del giorno 16 aprile 2013 il Cons. Vincenzo Lopilato e uditi per le parti gli avvocati Agosto, Brancaccio, Clarizia, Pisacane, Lentini, Sanino, Vosa, e Sarno, e l’avvocato dello Stato Tidore.

Considerato che, con ordinanza 19 novembre 2012 n. 5812, questa Sezione, dopo avere descritto le questioni rilevanti ai fini della decisione (cui si rinvia per esigenze di sinteticità), ha disposto tre separate verificazioni in ordine: a) alla compatibilità idrologica e geologica dell’opera, affidata all’Autorità di Bacino destra Sele; b) al rispetto di talune prescrizioni urbanistiche ed edilizie, affidata al dirigente del settore urbanistico della Regione Campania o a un suo delegato; c) alla compatibilità sismica dell’opera, affidata al dirigente del Genio civile di Salerno diverso dal funzionario che ha rilasciato le autorizzazioni sismiche;
che il dirigente dell’Autorità di Bacino ha concluso, nella relazione tecnica depositata il 13 febbraio 2013, nel senso che gli interventi contemplati negli atti di pianificazione non incidono sull’assetto idrogeologico e sulla tutela della costa;
che il Dirigente del settore del Genio civile di Ariano Arpino, con la verificazione depositata il 6 febbraio 2013, ha rilevato (pagg. 40-66 della relazione) le seguenti criticità con riferimento: allo strato caratterizzato come sabbie tufacee marine, non rilevandosi alcuna valutazione della pressione di confinamento degli strati specificamente indicati; alla coesione drenata dell’unità B1; alle prove penetrometriche; ai coefficienti di permeabilità; ai sondaggi geognostici; al regime della falda freatica; alle verifiche di sifonamento; all’incidenza dell’abbassamento del pelo libero della falda; al sistema di liquefazione; alle modalità esecutive dei diaframmi; al sistema di monitoraggio per il controllo degli spostamenti indotti dalla realizzazione di taluni scavi specificamente indicati; al piano di manutenzione; alla tavola grafica di carpenteria ed armature dei diaframmi; alla tavola grafica dei dettagli costruttivi;
che il verificatore – dopo avere precisato che si tratta di progettazione complessa che incide su tematiche interdisciplinari e specialistiche, di natura geologica, idrogeologica, geotecnica e strutturale – ha concluso nel senso che, per le ragioni indicate, «emergono alcune carenze»;
che esse «non denotano una manifesta deficienza delle opere sia sotto il profilo della sicurezza che delle prestazioni, in quanto alcuna deficienza emerge dai risultati delle verifiche strutturali e geotecniche», tuttavia «tali carenze non consentono un accertamento pieno di rispondenza alla normativa sismica vigente»;
che l’esito incerto della verificazione sismica, risultante dalle conclusioni riportate, unitamente alla non completa concordanza, in alcuni punti, con l’esito della verificazione idrologica e geologica, impone l’effettuazione di un supplemento istruttorio;
che, a tale fine, è opportuno nominare un collegio di verificatori composto da tre Professori ordinari dell’Università degli studi La Sapienza di Roma, Facoltà di ingegneria – Dipartimento di ingegneria strutturale e geotecnica, scelti dal Preside della Facoltà stessa tra docenti specificamente esperti nelle discipline cui l’oggetto della verificazione inerisce;
che i verificatori dovranno valutare la conformità del progetto alla normativa antisismica, prendendo posizione in ordine ai rilievi contenuti nelle relazioni sopra richiamate;
che, inoltre, nelle conclusioni deve essere specificamente indicato: a) il rischio sismico (valutando “pericolosità”, “vulnerabilità” ed “esposizione”) cui eventualmente potrebbe essere soggetta la costruzione in esame; b) le parti del progetto idonee a determinare tale rischio; c) le misure necessarie ad evitarlo;
che la verificazione dovrà essere svolta nel contraddittorio delle parti, a cui i verificatori daranno avviso del luogo, data e ora di inizio delle operazioni almeno cinque giorni prima; le parti hanno facoltà di partecipare alle operazioni tramite i propri legali costituiti in giudizio o propri tecnici di fiducia;
che ai verificatori è assegnato un termine complessivo di sessanta giorni per il deposito della relazione, decorrente dalla comunicazione o, se anteriore, dalla notificazione della presente ordinanza;
che, a titolo di anticipo delle spese di verificazione, viene stabilita la somma di euro 3.000,00, posta provvisoriamente a carico di Italia Nostra.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, Sezione Sesta, non definitivamente pronunciando, dispone la verificazione indicata in motivazione e rinvia la trattazione della causa all’udienza pubblica del 15 ottobre 2013.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 16 aprile 2013 con l’intervento dei magistrati:
Stefano Baccarini, Presidente
Claudio Contessa, Consigliere
Gabriella De Michele, Consigliere
Roberta Vigotti, Consigliere
Vincenzo Lopilato, Consigliere, Estensore

L’ESTENSORE IL PRESIDENTE

DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 24/04/2013
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)