Una memoria scritta per rappresentare il punto di vista della Crescent srl. La società che sta realizzando l’edificio semicircolare in via Alvarez a Salerno ha affidato ad una relazione dei suoi legali l’interpretazione della delicata questione con i lavori fermi da mesi affrontata oggi in un tavolo tecnico indetto dalla Soprintendenza, chiedendo anche lo sblocco della sospensione dei termini ed una decisione rapida. “Siamo convinti di aver presentato una documentazione tale da arrivare ad una decisione positiva da parte del soprintendente – ha detto l’avvocato della Crescent, Lentini – Inoltre sosteniamo che debbano ripartire i termini per giungere ad un risultato. Se però qualcuno pensa di gettare a mare il lavoro fatto sinora siamo pronti ad altre vie legali”. No comment invece sull’assenza del Comune di Salerno che avrebbe chiesto di presentare le documentazioni realizzate dai tecnici di palazzo di città in separata sede, nel pomeriggio. La delegazione dell’amministrazione De Luca sarà in via Tasso alle 16 e 30. Solo allora il tavolo si potrà definire concluso come ha fatto capire la stessa soprintendenza rinviando un suo commento soltanto a stasera. Per la Crescent, comunque, la zona sarebbe antropizzata da tempo e quindi non sottoposta a vincoli. “Il ricorso alla fine – ha detto l’ingegnere Gerardo Cancellario – potrebbe salvare il Crescent vista l’assenza di vincolo”. Decisa la replica di Italia Nostra. L’avvocato Oreste agosto si è detto contrariato per l’assenza del Comune. “una scorrettezza istituzionale” ha aggiunto il legale auspicando una decisione rapida da parte del Comune e della Soprintendenza.
La seconda parte del tavolo tecnico si è tenuto nel pomeriggio. Così come detto in mattinata,alle 16 e 30 è giunta in via Tasso la delegazione del Comune di Salerno con l’esponente dell’avvocatura di Stato, Rita Santulli.
Per palazzo di città,invece, l’architetto Marilena Cantisani, l’avvocato Antonio Brancaccio e Felice Marotta. Con loro anvhe Giorgio Cui, del gruppo di lavoro dell’architetto catalano Riccardo Bofill, che ha progettato l’opera, Davide Pelosio e Bianca De Roberto. La riunione è durata fino a dopo le 19, orario canonico di chiusura degli uffici della Soprintendenza con la delegazione uscita soltanto quando il sole era calato.
A tavolo chiuso la Soprintendenza ha rilasciato una dichiarazione sul “Crescent Day” con “Il Soprintendente (che) si è riservato un ragionevole lasso di tempo per l’emissione del parere conclusivo, tenuto conto anche della necessità di ricevere ed esaminare la memoria preannunciata da parte di Italia Nostra”.(110914 Giancarlo Frasca)