Per chi fa impresa oggi avere un conto corrente bancario è quasi imprescindibile. Un conto bancario di tipo business permette infatti all’imprenditore di espletare comodamente online molte attività di cassa come l’invio e la ricezione di bonifici, il pagamento di utenze, tasse e stipendi, il controllo dell’estratto conto e della lista movimenti. Al conto sono inoltre associabili carte di credito e per fare e ricevere pagamenti.
Per aprire un conto corrente aziendale gli istituti di credito effettuano diversi controlli: KYC (“Know your customer”) finalizzato a verificare l’identità del titolare del conto e che i soci non abbiano commesso crimini come riciclaggio o frodi bancarie; KYB (“Know your business”) per verificare che l’attività imprenditoriale sia lecita. Per consentire tali controlli, chi desidera aprire un conto deve fornire al consulente della banca alcuni dati e documenti relativi all’azienda, al suo titolare e a chi sarà autorizzato a gestirne il denaro: ragione sociale, Partita Iva, sede legale e operativa, email, Pec, telefono, Carta d’Identità e Codice Fiscale del titolare, un piano aziendale che specifichi chi sarà autorizzato a gestire il denaro dell’azienda. Il consulente bancario redige un documento che rappresentano la garanzia dell’avvenuta apertura del conto.
Per un imprenditore è molto importante scegliere la banca giusta e per farlo al meglio bisogna valutarne innanzitutto la solidità tramite l’indice Cet1 (Common Equity Tier 1), un parametro che rappresenta il rapporto tra il credito a disposizione della banca e le attività calcolate per il rischio, che non deve essere inferiore all’8%. Altri parametri per valutare la solidità di una banca sono l’andamento del titolo in borsa e le valutazioni delle agenzie di rating. Inoltre bisogna valutare se il conto corrente e i suoi servizi accessori siano funzionali alle proprie necessità imprenditoriali e se l’istituto di credito ha filiali presenti sul territorio.
Una cosa da considerare quando si sceglie un conto corrente business è se optare per una banca esclusivamente online o una che abbia anche sedi fisiche. Per le banche online, l’assenza di una rete di filiali dislocate sul territorio si traduce nella possibilità di fornire servizi a costi più bassi rispetto alle concorrenti tradizionali. I servizi offerti da banche online e classiche sono pressappoco gli stesi dato che anche queste ultime oramai offrono servizi di internet banking e la possibilità di aprire conti esclusivamente online a costi vantaggiosi. Ma le banche tradizionali, diversamente da quelle esclusivamente online, possono offrire anche importanti servizi accessori come la consulenza, molto importante per chi fa business.
Un imprenditore deve inoltre considerare la sua particolare condizione societaria (società di capitali, società di persone, cooperativa sociale, impresa individuale, società per azioni) e scegliere dunque la banca che offre i servizi e le condizioni economiche che più fanno al caso suo, magari aiutato da un buon comparatore di conti correnti business.