Attimi di tensione, questa mattina a Palazzo Sant’Agostino dove i sindacati avrebbero voluto tenere un attivo provinciale dei lavoratori del settore igiene urbana alla luce della decisione dell’amministrazione Canfora di non concedere il salone Bottiglieri. La Provincia avrebbe voluto evitare qualunque speculazione politica ma le organizzazioni dei lavoratori non ci stanno e chiedono un tavolo di confronto sul futuro del settore. (200115)

I mesi passano ma i lavoratori dei consorzi di bacino per il ciclo rifiuti restano ancora in attesa di certezze sul loro futuro occupazionale. Sebbene la legge regionale preveda che debbano essere reimpiegati, passando alle società che continueranno a garantire racolta e smaltimento della spazzatura, la questione resta tutt’ora piena di incognite. A denunciarlo i sindacati di categoria che avrebbero voluto tenere un attivo provinciale a Palazzo Sant’Agostino ricevendo, però, il no da parte dell’amministrazione provinciale. All’incontro insindacati avevano invitato i vari attori istituzionali, e tutti i soggetti coinvolti, dai commissari dei consorzi alle società impegnate nel ciclo alla stessa Provincia di Salerno. I portoni di palazzo Sant’Agostino, però, non si sono aperti. una comunicazione, del resto, era già giunta ieri ma i lavoratori si sono comunque presentati a Salerno per lamentare una scarsa attenzione nei loro riguardi. Alla base della decisione della Provincia le nuove normative che hanno riportato le competenze in capo ai comuni. Da qui la scelta di non farsi coinvolgere in una discussione che avrebbe potuto avere risvolti politici. Di tutt’altro avviso le organizzazioni dei lavoratori che denunciano la mancata applicazione della legge regionale 5 e chiedono un tavolo di confronto proprio con l’amministrazione provinciale di salerno.