Le primarie del partito Democratico (estese anche ad Italia dei valori); potrebbero rischiare di non tenersi per nulla, dopo i due rinvii. Secondo quanto pubblica oggi il quotidiano Il Mattino, con un articolo di Adolfo Pappalardo, infatti, nel pomeriggio di ieri, nella sede del Pd di Napoli si sarebbe tenuto un incontro al quale hanno partecipato diversi esponenti del partito per trovare un accordo e superare le primarie per evitare il temuto “scontro” tra Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino, in particolare. Gli altri candidati sono Saggese e Di Nardo. Il documento, redatto dall’area renziana e da una parte della minoranza sarebbe stato, poi, inviato a Roma per essere sottoposto al vaglio di Renzi e del vice segretario nazionale Guerini. Stop alle primarie, in estrema sintesi con l’invito a puntare su un candidato unitario. Un nome non sarebbe ancora stato indicato chiaramente anche se lo stesso quotidiano di Via Chiatamone ribadisce essere quello dell’ex Sel, Gennaro migliore. Alla riunione, sempre secondo il Mattino, avrebbero partecipato anche esponenti dell’area vicina a Guglielmo Vaccaro che, quindi, sostengono la candidatura della Saggese alle Primarie. Nel corso della riunione, inoltre, si sarebbe collegato telefonicamente anche il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, presente all’ultima direzione regionale che aveva deciso per il rinvio al 1 febbraio.
Una riunione fiume dalla quale sarebbe scaturito un documento anti Primarie ed anti De Luca-Cozzolino “per il clima che si è istaurato” e per un percorso (quello delle primarie) “in cui la maggioranza del Pd campano non si riconosce”.
Così come previsto dallo statuto per cancellare le primarie servirebbe il 60% delle firme dell’assemblea regionale.
Occorrerà riunire l’organismo dei 243 delegati per proporre ufficialmente il nome di Gennaro Migliore. “Servono 146 voti per abrogare le primarie”, precisa il Mattino. Una maggioranza ancora non certa sulla quale sarebbe intenzionato a lavorare Guerini. (100115)