Inviti a comparire sono stati emessi dalla Procura di Napoli nei confronti di 53 consiglieri ed ex consiglieri regionali della Campania. Nei provvedimenti, in corso di notifica da parte del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle nella sede dell’Assemblea, si ipotizza il reato di peculato.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e svolta dal pm Giancarlo Novelli, riguarda uno dei filoni di indagine sul presunto uso improprio dei fondi corrisposti a gruppi consiliari o a singoli consiglieri.
In particolare gli avvisi emessi oggi si riferiscono alle somme di denaro corrisposte nel biennio 2010-2012 nell’ambito dei fondi per il «funzionamento dei gruppi». Secondo l’ipotesi accusatoria gli indagati si sarebbero appropriati delle somme non utilizzandole per spese legate all’attività istituzionale.
Gli inviti a presentarsi per rendere interrogatorio – come spiegano fonti giudiziarie – sono necessari all’accertamento delle eventuali responsabilità: ai consiglieri indagati, in assenza di una documentazione sulle spese (l’erogazione dei fondi infatti non prevede la presentazione di ricevute o di qualsiasi «pezza d’appoggio»), verrà chiesto infatti di chiarire come è stato utilizzato il denaro ricevuto.
Gli inquirenti indagano sull’erogazione di due milioni e mezzo di euro complessivi. In particolare, gli investigatori sospettano che i consiglieri dell’Idv avrebbero percepito irregolarmente il 95% dei rimborsi, il Nuovo Psi il 91%, il Pdl l’89%, il Pd l’82%, l’Udc il 65%. Tra gli indagati, stando a quanto si è appreso, non figura l’attuale presidente della Regione Stefano Caldoro, che dagli accertamenti risulta non aver preso alcuna somma dei fondi destinati ai gruppi consiliari, e non figurano i consiglieri che si dimisero dalla carica senza prendere rimborsi. (030713)