Un tavolo tecnico con le autorità portuali di Napoli e Salerno, ed i sindaci delle due città, davanti al Governatore Caldoro, per mettere a punto una proposta unica da presentare al Governo per il futuro dei due scali.
E’ quanto è emerso dall’incontro svoltosi a Napoli, in Regione Campania, tra il presidente della Giunta, con Industriali ed operatori del porto di Salerno. Palazzo Santa Lucia ha chiarito di essere contraria all’accorpamento. (050514 Giancarlo Frasca)

No all’accorpamento puro e semplice tra Napoli e Salerno. A dirlo nel corso di un incontro a Napoli con gli industriali e gli operatori del porto salernitano, in prima fila il presidente di Confindustria Maccauro, Agostino Gallozzi dell’omonimo gruppo ed altri esponenti del settore, da Amoroso a Fabbricatore, il governatore campano. Caldoro ha chiarito di volere una governance unica tra i due scali, possibilmente con Civitavecchia, per creare un distretto logistico del Tirreno ma senza un accorpamento, cioè una perdita di autonomia. Per Caldoro, insomma, dovranno restare al loro posto i presidenti delle autority seppur operando in sinergia. E’ questa la proposta che verrà affrontata anche in un apposito tavolo tecnico che sarà convocato al massimo entro due settimane. Cosìm come annunciato nel corso dell’incontro napoletano, ci sarà un’apposita delibera di giunta regionale e nei prossimi giorni Caldoro parlerà direttamente con il presidente degli industriali di Napoli, e con i sindaci delle due città, De Magistris e De luca, chiamati anche loro al tavolo per definire una proposta unitaria da presentare, poi, al Governo.
Una risposta importante, quella giunta dalla Regione Campania alle preoccupazioni esposte da Maccauro e Gallozzi nei giorni scorsi e dagli altri operatori del proto e rappresentanti del tessuto economico e produttivo salernitano, nel timore che un accorpamento delle autority campane, soprattutto se con quella di Civitavecchia, avrebbe potuto minare quanto di buono fatto sinora.
Nonostante le difficoltà tecniche ed organizzative legate ad una governance unica, quindi, Caldoro ha invitato tutti ad impegnarsi su questo argomento per cercare di mettere a punto un sistema integrato che, al tempo stesso conservi le rispettive autonomie.