Stefano Caldoro, governatore uscente e candidato per il centrodestra a succedere a se stesso, è tornato sul tema, a lui caro, della riforma delle regioni, ribadendo la necessità di superare l’attuale situazione, rivedendo i confini ed i compiti affidati dalla costituzione. (270215)
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Da un lato il capitolo alleanze, dall’altro quello delle riforme costituzionali. Il Governatore uscente della Campania, Stefano Caldoro, in attesa di ufficializzare la coalizione che dovrebbe sostenerlo nella sfida per la rielezione a Palazzo Santa Lucia si concentra su temi a lui cari, come il superamento delle attuali regioni.
Ed allora, nelle segreterie romane si continua a discutere delle alleanze per le prossime elezioni regionali, in particolare in Veneto e Campania, dove Caldoro dovrebbe contare sul sostegno di Forza Italia e Nuovo Centro Destra mentre parte dell’Udc, quello salernitano vicino a Cobellis, in caso di affermazione dell’ex sindaco De Luca, potrebbe schierarsi con il centro sinistra, nonostante le dichiarazioni rilasciate proprio a Salerno dal vice segretario nazionale Giuseppe De Mita. Caldoro, intanto, dalla scuola di politica di Nusco, voluta dall’attuale sindaco, ex presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita, ha ribadito la necessità di un confronto con l’Europa, sul tema delle riforme, sottolineando come gli articoli 131 e 132 della Costituzione debbano essere riformati perché pongono troppi paletti alle regioni che, comunque, andrebbero ridisegnate, nell’ambito del famoso progetto, da tempo sposato dal presidente della giunta regionale di andare verso delle macroaree
All’incontro anche il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino che, nel suo intervento, ha sottolineato la riforma del titolo V della Costituzione con il superamento del bicameralismo perfetto e l’auspicio dell’istituzione di una “Camera dei territori” indipendente da quella “politica” che esprime la fiducia alla coalizione di governo.