“Il Pippo Baudo dell’area Nord di Napoli, con relativa frangetta”. De Luca deride don Patriciello commentando, senza citarlo, la presenza del prete, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano, al convegno organizzato dalla premier Meloni per illustrare la riforma relativa al premierato.
Trascorre poco da queste dichiarazioni e don Patriciello sui social risponde: “La sua ironia mi addolora. Non mi permetto – scrive – di risponderle per le rime. Penso, però, in piena coscienza, di non meritare le offese del tutto gratuite del presidente della mia regione. Alle offese e alle minacce – larvate o meno – sono abituato da tempo – prosegue don Patriciello – Non a caso, da due anni vivo sotto scorta. Un conto, però, è quando arrivano dai camorristi, ben altra cosa, invece, quando a pugnalarti a tradimento è una persona come lei. Fa niente. Offro al Signore anche questa mortificazione. La saluto, Presidente. Penso che da domani bulli e camorristi inizieranno a prendermi in giro gridandomi alle spalle: “Sta passando Pippo Baudo”. Dio benedica lei, la sua famiglia, la regione che amiamo”.
Sulle parole di De Luca arriva in mattinata il commento della premier Meloni, anche questo via social. Il Presidente del Consiglio definisce don Patriciello “un prete, un uomo che cerca di combattere la camorra e dare risposte alle famiglie perbene dove quelli come De Luca non sono riusciti a farlo, o non hanno voluto farlo. Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia nell’allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità. Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno delle istituzioni – scrive Giorgia Meloni – De Luca lo deride, e così facendo dà un segnale spaventoso. Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c’è, al suo fianco. Che non è solo. E che gli uomini e le donne che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore, conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici”.
Immediata, anche questa sui social, la replica di Vincenzo De Luca: “Apprendo con animo turbato e contrito che l’on. Meloni ha trovato “spaventosa” una mia battuta relativa alla sua performance sul premierato, e al carattere propagandistico che l’ha caratterizzata. Sono grato e commosso – scrive De Luca – per l’attenzione. Ma sono spaventato del suo spavento. Mi aspetterei che il Presidente del Consiglio, oltre che delle fanfaluche, si preoccupasse di sbloccare i nostri fondi di sviluppo e coesione bloccati da un anno, e consentisse così la realizzazione di opere e la creazione di lavoro. Consideriamo questa la risposta più efficace ai poteri criminali”.