Il consiglio regionale ha respinto con i voti della maggioranza di centrosinistra – 29 no contro 7 sì – la mozione di sfiducia nei confronti del presidente Vincenzo De Luca presentata dal centrodestra e votata anche dal Movimento 5 stelle. La mozione, che De Luca ha definito “vintage”, riguardava la vicenda giudiziaria del governatore. Durante il dibattito, i consiglieri del centrosinistra hanno difeso De Luca e attaccato i 5 stelle per il caso Quarto, la vicenda di politica e camorra che ha portato alle dimissioni della sindaca Rosa Capuozzo, eletta appena un anno fa per il Movimento 5 stelle.
Nella replica finale De Luca ha attaccato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il presidente della Commissione di vigilanza Rai Roberto Fico perché “da mesi sapevano delle minacce alla Capuozzo ma hanno taciuto”. A quel punto Valeria Ciarambino, capogruppo dei 5 stelle in Consiglio Regionale, ha abbandonato l’aula per protesta. (290116)
Così la replica di De Luca in aula: “Una rapida considerazione in relazione alla mozione di sfiducia “vintage” avanzata – oggi in Consiglio Regionale – da Forza Italia e Movimento 5 Stelle. Mi piace sottolineare il dato politico: la totale subalternità del Movimento 5 Cinque Stelle a Forza Italia, come a dire Grillo è grande e Cesaro è il suo profeta. Una mozione di sfiducia. Mi aspettavo missili termonucleari ma ho ascoltato una cosa flebile, gracile, deboluccia. Mi aspettavo bombe atomiche, ho ascoltato fifì.
Voglio riconfermare a tutti i colleghi la nostra totale disponibilità ad avere il massimo dialogo e confronto, se lo si vuole. Ma se gli atteggiamenti sono questi non ci sarà il dialogo ed il confronto, ma ognuno farà la sua parte con la forza dei numeri, ovvero con la forza della democrazia. Io sono contrario, sono per dialogare diversamente dall’immagine che mi porto dietro. Sono per dialogare sempre perché credo che in ogni posizione ci sia un nucleo di verità grande o piccolo che sia, c’è un elemento di richiamo alla realtà grande o picciolo che sia. Ogni elemento di dialogo ci aiuta a lavorare meglio, a sbagliare di meno, a condizione che questa regola valga per tutti.
Noi continueremo a lavorare sulle grandi questioni che ci riguardano. Questa mattina qualcuno voleva interrompere l’attività della Regione Campania e lasciare allo sbando milioni di cittadini e di forze produttive che si aspettano invece che ci sia un’istruzione che lavora. Questo è il dato politico. Noi rimaniamo impegnati nel lavoro, gli altri facciano politica politicante. Noi guarderemo alle nostre comunità e ai nostri disoccupati”.