“Purtroppo, a causa dei capricci di qualcuno, si continua a creare confusione in merito alla questione del ricorso elettorale”. Il sindaco di Bellizzi, Pino Salvioli, commenta così la sentenza emessa l’altro ieri dal tribunale civile sulla querela di falso da lui presentata contro il verbale redatto dal presidente di seggio della prima sezione elettorale: “Corre l’obbligo di fare chiarezza – precisa Salvioli – Stiamo parlando di un procedimento civile, e quindi non amministrativo, che pone la questione sul verbale redatto da un presidente di seggio che, in perfetta buona fede, per mero errore materiale, secondo noi ha riportato dati incongruenti. Detto questo, la questione si pone essenzialmente su due aspetti: chi dice di essere rispettoso della legge, sa che il nostro ordinamento garantista segue tre gradi di giudizio prima di arrivare alla verità. Questo vale per me e vale anche per il capo dell’opposizione. Poi c’è il secondo aspetto, quello politico: trovo vigliacca la posizione di chi, partendo da un consenso straordinario che gli veniva dal territorio, è stato bocciato dai cittadini a favore di una persona che si proponeva per la prima volta, con una credibilità tutta da dimostrare. Invece di fare ammenda – continua Salvioli – e accettare con autocritica il risultato elettorale, si aggrappa a quello che per noi, ripeto, è un errore commesso in buona fede per recuperare quello che i cittadini gli hanno tolto. Sono quattro anni che si sottrae al ruolo di opposizione che gli è stato assegnato dagli elettori, non venendo in consiglio comunale forse per non spiegare le conseguenze delle scelte scellerate fatte in quattordici anni della sua gestione, e che oggi gravano negativamente sul bilancio comunale e contribuiscono a determinare una profonda situazione di criticità economica. Rimarco – dichiara il Sindaco – la posizione di chi ancora oggi asseconda pappagallescamente la demagogia e la menzogna utilizzate soltanto per nascondere magagne, come gli espropri non pagati, i debiti di Cooperazione e Sviluppo, il sequestro del cantiere Iacp di Borgo Novo, per non parlare delle innumerevoli e ormai incalcolabili parcelle di avvocati che, a distanza di anni, continuano ad arrivare sulla mia scrivania”. Infine, Salvioli rilancia: “Non solo non ci dimetteremo, ma continueremo, con umiltà e determinazione, ad amministrare la nostra città. Se il capo dell’opposizione vuole provare a riprendersi il ruolo che gli è stato negato dai cittadini, basta che aspetti le elezioni della primavera 2014”. (240313 com)