Riesplode la protesta dei ricercatori dell’Alcatel di Battipaglia. Oggi presidio in piazza Aldo Moro, all’ingresso del Municipio di Battipaglia dopo la decisione della multinazionale di esternalizzare altre 40 persone. (081013)

40 dipendenti esternalizzati e parte delle produzioni spostate in Israele, in un altro stabilimento del gruppo, nella città di Haifa. Queste le decisioni comunicate ieri ai lavoratori dall’Alcatel Lucent per il suo insediamento di Via Bosco Primo a battipaglia. Una cessione di ramo d’azienda che ha nuovamente riacceso la protesta dei lavoratori della multinazionale francese che già, da sei mesi, stavano subendo una cassa integrazione che riguardava 11 persone. All’interno dell’azienda ne resterebbero una sessantina dei quali soltanto 35 realmente impegnati nel centro ricerche e sviluppo mentre gli altri, pur restando dipendenti Alcatel, da tempo sono impegnati in attività di assistenza presso clienti esterni.
Numeri che contrasterebbero, secondo i sindacati, con una volontà reale di preservare Battipaglia anche in futuro. L’azienda interessata all’esternalizzazione dei 40 dipendenti è la Sesa di Roma, leader in Italia nelle distribuzioni i soluzioni di information tecnology per le imprese. Ad Haifa, invece, andrebbe il software per la gestione di con tenuti multimediali.