Sala gremita al Grand Hotel per la tappa a Salerno di Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze è arrivato poco dopo le 10 accolto da numerosi sostenitori che hanno aderito al suo progetto per le primarie. Numerosi i primi cittadini presenti in sala, da Russomando di Giffoni Valle Piana a Pisani di Pollica. In prima fila anche l’ex sindaco di Salerno, Mario De Biase, Gianni Iuliano, l’ex ministro alle Aree Urbane Carmelo Conte e l’ex presidente dell provincia di Salerno Angelo Villani. Un comizio alternativo e differente dai soliti, come lui stesso ha rivendicato, aperto da un video tratto da Italialand, la trasmissione di Crozza nel quale il rottamatore veniva imitato dal comico genovese. “Noi chiediamo di parlare di cose concrete – ha detto Renzi – quelle cose delle quali i sindaci devono occuparsi ogni giorno ad iniziare dagli asili e le scuole. Dalle crisi non se ne esce con lo spread ma investendo sull’istruzione. Senza asili nido le donne non possono scegliere liberamente di fare un figlio”. Per Renzi, poi, citando Hugo, si possono fermare i carro armati e non le idee. Il sindaco rottamatore ha poi ricordato le percentuali italiane delle donne che lavorano. “In questi anni la politica ci ha abituati a guardare ad orizzonti senza speranza – ha aggiunto – L’esempio è il debito pubblico con il risparmio privato che è quattro voltr tanto perchè gli italiani si sono spaccati la schiena per lasciare un futuro ai figli. I politici in questi anni hanno fatto il contrario considerando la cosa pubblica come di nessuno. Hanno lasciato un debito procapite di oltre 32.000 euro. Io voglio dire quello che capisco non il politichese. Ogni anno spediamo 80 miliardi di euro di interessi sul debito. Sulla scuola ne mettiamo solo 60. Questa visione sul futuro fa spendere di più per le colpe dei padri che per l’educazione dei fogli. Abbiamo trovato un modello di società nel quale si rinviavano le decisioni ad altri lasciando immutati i provlemi. A Salerno è stato diverso ad esempio per la raccolta differenziata, in altre realtà no”. E poi un richiamo alla ormai famosa frase di Marchionne. “Del resto io sono un sindaco di una città piccola e povera. Noi abbiamo fatto il rinascimento loro la Duna”.
Renzi ha illustrato, rinviando al suo sito, la proposta per far ripartire l’economia che parte dal restituire il potere d’acquisto alle famiglie. Immancabile anche il ricordo per Angelo Vassalo attraverso le parole del suo successo Stefano Pisani. (141012 Giancarlo Frasca)