Sembra essere una prassi sempre più consueta, nella città di Salerno, quella di immatricolare delle auto con targa estera per ridurre le spese correlate alla relativa gestione amministrativa.
Negli ultimi mesi la Polizia Municipale di Salerno, nel corso delle sue consuete attività di controllo, ha rilevato decine di casi di questo tipo, e il trend non sembra affatto arrestarsi: in una notizia del 13 ottobre, in cui sono estati esposti i risultati di azioni di controllo che hanno riguardato complessivamente 85 veicoli, ben 5 di essi avevano una targa straniera.
Ma per quale motivo così tanti automobilisti si stanno comportando in questo modo?
L’intento di risparmiare sul bollo e sull’assicurazione RC Auto
Le auto in questione sono immatricolate in modo pressocché esclusivo con targhe di paesi dell’Est Europa, dove i costi assicurativi hanno un peso molto più leggero rispetto all’Italia: Bulgaria e Romania sono le nazioni più “gettonate”.
Le vetture immatricolate nelle nazioni appartenenti alla Comunità Europea possono circolare liberamente nelle nazioni comunitarie, e proprio per questo motivo molti automobilisti hanno adottato questo escamotage.
I costi della polizza RC Auto, obbligatoria per poter circolare, sono senz’altro uno dei motivi principali per cui queste vetture fanno sfoggio di una targa straniera, ma non è certo l’unico.
Con questo sistema è infatti possibile evitare anche i costi del bollo, ma potrebbe esserci di più: quello della targa straniera infatti potrebbe essere perfino un “trucco” per non pagare eventuali multe.
Auto con targa straniera potenzialmente “impunibili”
Nel caso in cui la multa venga comminata a un veicolo con targa straniera e laddove il medesimo risulti intestato a una persona residente in un paese estero, è davvero poco probabile che le autorità locali riescano a garantirsi il relativo pagamento.
Come noto la legge italiana prevede delle procedure specifiche per quel che riguarda il recupero crediti, a cominciare dalle fasi preliminari in cui il soggetto che non riconosce il pagamento dell somme dovute viene sollecitato in maniera bonaria.
Per quanto riguarda le multe, ovviamente, è in genere previsto un lasso di tempo massimo entro il è possibile procedere con il relativo pagamento, al seguito del quale scatta la mora, ovvero sostanzialmente una maggiorazione dell’importo dovuta al ritardo.
Un processo di recupero crediti vede come fasi “estreme” il recupero coattivo del credito e il decreto ingiuntivo; relativamente a quest’ultimo è possibile individuare degli approfondimenti molto interessanti nel portale Avvocato Accanto, disponibile all’indirizzo avvocatoaccanto.com.
Tali processi di recupero del credito potrebbero dunque trovare dei grossi ostacoli laddove le multe riguardino veicoli con targa straniera intestati a cittadini residenti all’estero, di conseguenza alcuni automobilisti potrebbero scegliere di perseguire questa strada non solo per sperare di risparmiare, ma anche per godere di una vera e propria impunità.
Un raggiro che non porta a nulla di buono
Al di là del fatto che operazioni di questo tipo siano tutt’altro che etiche, l’idea che un automobilista possa permettersi di non rispettare le norme del codice stradale senza rischiare alcuna sanzione rappresenta un vero e proprio pericolo per la collettività per quel che concerne la sicurezza stradale.
È evidente che quello in questione è un vero e proprio raggiro, tuttavia molti automobilisti si dimostrano disposti a perseguire questa strada, dunque anche a subire delle sanzioni pecuniarie, pur di assicurarsi l’auspicato risparmio nella gestione amministrativa del proprio veicolo.
In realtà chi si procura una targa bulgara o relativa a un altro paese europeo particolarmente “conveniente” da questo punto di vista, deve scontrarsi con ostacoli che vanno ben al di là della semplice multa: la legge italiana infatti stabilisce che le auto immatricolate con una targa estera possono liberamente circolare sul territorio nazionale per il periodo massimo di un anno.