Dopo gli annunci di marzo scorso, resta ancora soltanto sulla carta l’atto aziendale dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, atteso soprattutto dall’Università per regolamentare i rapporti tra i docenti ed il mondo ospedaliero oltre che, ovviamente, per definire il futuro assetto della struttura di San Leonardo e dei plessi accorpati. Inascoltato il richiamo, fatto alcuni giorni fa, dal Rettore Tommasetti. (271016 Giancarlo Frasca)
In primavera sembrava che finalmente l’atto aziendale dell’ospedale Ruggi di Salerno fosse praticamente definito e che a giorni sarebbe stato approvato definitivamente. A sette mesi di distanza, invece, del documento si sono perse le tracce a parte le anticipazioni su quanto contenuto nella bozza, ora ritornata all’Università con una serie di appunti. con la creazione di un’altra struttura di cardiochirurgia, e la riduzione dei dipartimenti, che passerebbero da 12 a 10, con un sostanziale equilibrio alla guida degli stessi tra i docenti universitari di seconda fascia e i camici bianchi ospedalieri. Un atto atteso da tempo anche dall’Università di Salerno per mettere dalla temuta delocalizzazione da Salerno a Mercato San Severino di tutta la didattica, poi a quanto pare sfumata. Al Fucito dovrebbero andare soltanto alcune dovrebbero essere trasferite alcune attività. Un atto sul quale è calato il silenzio come confermato anche da quanto accaduto soltanto pochi giorni fa a Fisciano. In occasione della consegna dei premi Scuola Medica, il Rettore Tommasetti lamentò i ritardi sull’atto aziendale necessario disse, per regolamentare i rapporti tra ospedalieri ed universitari senza ricevere, però, alcuna risposta dal Governatore De Luca e dal direttore generale del Ruggi, Cantone, presenti anche loro nell’aula Buonocore.