ArcelorMittal

L’annuncio della multinazionale ArcelorMittal di voler rescindere l’accordo per l’affitto con acquisizione delle attività di Ilva e di alcune controllate in Italia, preoccupa anche l’economia salernitana. Tante le aziende che dipendono dall’acciaieria di Taranto per le loro produzioni, senza considerare che a Salerno c’è l’unico stabilimento del gruppo ex Riva.

Il possibile addio di ArcelorMittal e la conseguente nuova crisi dell’ex Ilva, rischia di avere un pesante contraccolpo sull’economia italiana ma, in particolare su quella meridionale, gia provata, come ribadito proprio nel giorno dell’annuncio della multinazionale dallo Svinmez che ha certificato come il divario tra regioni del Nord e del Sud del paese si sia acuito negli ultimi mesi. Taranto resta la piu’ grande acciaieria d’Europa e le sue produzioni sono vitali per tante altre piccole e medie imprese localizzate anche nel salernitano che sarebbero costrette a rivolversi ai mercati esteri, sempre più influenzati dalla Cina. La crisi produttiva dell’ex Ilva, del resto, ha già fatto calare la produzione nazionale di acciaio, influendo sui prezzi, del 4%, facendo scivolare il paese all’undicesimo posto tra i maggiori produttori. ArcelorMittal ha notificato ai commissari straordinari dell’azienda la volontà di rescindere dall’affitto con acquisizione, delle attività di Ilva Spa e di alcune controllate, secondo l’accordo chiuso il 31 ottobre. Una decisione che, a parte le aziende che si riforniscono dal colosso dell’acciaio, viene vista con grande preoccupazione a Salerno, dove c’è l’unico stabilimento campano del gruppo, a parte un ufficio commerciale ad Avellino. Nella zona industriale del capoluogo, infatti, c’è l’ex Ivaform che, lavorando l’acciaio tarantino, produce tubi ed i cui 40 dipendenti sono ora con il fiato sospeso.

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Di alfonso