Consumi sempre più in basso in Campania con un crollo che ha portato il livello medio del 2013 a quello del 1995. A denunciarlo i dati del centro studi dell’Ance Salerno. (220614)
Continuano a diminuire i consumi in Campania, con un crollo che ha portato il livello medio del 2013 (11.307 euro a testa) ben al di sotto di quello del 1995 (11.887 euro).
A dirlo il centro studi dell’Ance Salerno che ha rielaborati il report dell’Ufficio Studi della Confcommercio “Il divario Nord-Sud”.
Secondo le previsioni che serviranno altri 15 anni e mezzo per riportare i consumi dei campani al livello pre-crisi (nel 2007), uno in più dell’intero Mezzogiorno e ben quattro in più rispetto alla media italiana.
Nel 2013 i consumi pro capite campani si sono attestati in media a 11.307 euro: il dato più basso nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza, al di sotto della media-Mezzogiorno (12.165 euro) e della media-Italia (16.074 euro).
A preoccupare le proiezioni al 2015 per il budget di spesa delle famiglie della Campania (a prezzi costanti del 2014) che consolidano il dato negativo, prevedendo la cifra di 11.318 euro, solo 11 euro in più in circa due anni.
Dall’analisi emerge, inoltre, che “il rapporto tra consumi pro capite del Mezzogiorno e del Nord-Ovest scende dal 70% del 1995 al 64,9% del 2015”. E che nel 2015 “i consumi pro capite del Sud risulteranno ancora al di sotto dei livelli non solo del 2007 ma addirittura del 1995”.
Richiamandosi ai dati delle Camere di Commercio, inoltre, il Centro Studi dell’Ance Salerno ricorda anche che la contrazione nel periodo 2012/2011 è stata del -2,2% a fronte di una media Mezzogiorno del -0,8% e di una media-Italia del +0,5%. Il calo più ampio si è registrato in provincia di Salerno che nel periodo 2012/2011 ha fatto segnare un -7,2%. Più contenuta la restrizione dei budget di spesa nelle altre province: Avellino -2,8%; Benevento -2,8%; Napoli -1,5%. Caserta risulta, invece, in campo positivo con il +3,6%.
Nella graduatoria nazionale delle province per consumi pro/capite Salerno si colloca al 93.mo posto; Avellino al 100.mo; Benevento al 103.mo; Napoli al 104.mo e Caserta, nonostante la fase di recupero nel biennio 2011/2012 al 107.mo. In valori assoluti la distanza dalla prima in classifica – Milano, dove i consumi pro capite sfondano la soglia dei 22.000 euro – supera i 10.000 euro.