Primo incontro, per la sottoscrizione della convenzione, al Comune di Salerno, per definire i nuovi Ato, destinati a prendere il posto della società provinciale per il ciclo rifiuti, così come previsto dalla nuova legge regionale di riordino del settore. Anche tre comuni irpini hanno richiesto di entrarvi a far parte. Entro 15 giorni la prima assemblea ufficiale. (050514 Giancarlo Frasca)

Primo faccia a faccia tra tutti i comuni della provincia di Salerno e non solo, seppur soltanto per stipulare la convenzione, come previsto dalla legge della Regione Campania che, dopo anni di commissariamento, intende riordinare il settore del ciclo e smaltimento dei rifiuti. Dopo 15 anni di commissari e sub commissario, ecoballe, discariche aperte e mai chiuse o bonificate, rivolte di piazza e blocchi stardali, la Campania cerca di imboccare una nuova strada, almeno è quello che si spera. Tra le novità introdotte dalla nuova normativa, quella del superamento delle società provinciali e dei consorzi di bacino, ormai da tempo in liquidazione, e destinati ad essere definitivamente chiusi a giugno. Per questo motivo andranno definiti gli Ato, gloi ambiti territoriali ottimali, che prenderanno il posto delle già citate società provinciali e gli Sto, che sotituiranno, invece, i consorzi. Il tutto garantendo, coì dice la legge, i lavoratori impegnati sinora che saranno dirottati nelle nuove realtà continuando ad assicurare il loro servizio. Tutto questo senza, però, dimenticare le vertenze che interessano i vari consorzi, con stipendi arretrati e problematiche varie anche per il mancato pagamento di tutte le somme da parte delle amministrazioni comunali che, però, ora torneranno adessere competenti direttamente della delicata materia.
Oltre ai 158 comuni della provincia di Salerno, la convenzione è stata sottoscritta anche da tre amministrazioni dell’avellinese che nei giorni scorsi avevano fatto richiesta di poter entrare a far parte dell’ambito salernitano, in particolare Senerchia, Calabritto e Caposele. Dopo questo faccia a faccia introduttivo, entro 15 giorni dovrà essere convocata la prima seduta vera e propria della conferenza d’ambito chiamata anche ad eleggere il presidente e i due vice presidenti. Sino ad allora la funzione di coordinamento sarà affidata al comune con il maggior numero di abitanti, cioè Salerno. Tanti i problemi da risolvere ad iniziare dalle scadenze elettorali che potrebbe rallentare tutto il procedimento, rischiando un nuovo commissariamento regionale.
Entro il 30 giugno, inoltre, i comuni, o per meglio dire, la conferenza d’ambito dovrebbe subentrare ai Consorzi ed alla società provinciale in assenza, però, di uno schema di regolamento da parte e di funzionamento delle Conferenze d’ambito da parte della Regione Campania.