Si sono concluse nei giorni scorsi le procedure di pulizia dalla posidonia spiaggiata degli arenili dell’area del lido Azzurro e della “Marina” ad Agropoli. Le stesse hanno previsto, come avviene ormai da alcuni anni, la vagliatura e quindi il riaffondamento a mare. La salubrità del nostro ambiente marino si misura anche con la presenza della posidonia oceanica. Risorsa e non rifiuto, è una pianta acquatica di grande valore ecologico, endemica del Mediterraneo, produce ossigeno come un vero e proprio polmone blu del nostro mare oltre ad offrire cibo e rifugio a numerose specie di flora e fauna. La sua presenza però a volte comporta accumuli fastidiosi alla balneazione e alla fruizione degli arenili. Si tratta di un fenomeno che ha carattere ciclico nel tempo per cui, ogni anno, si rende necessario replicare, prima dell’arrivo dell’estate, gli interventi finalizzati alla sua rimozione. Grazie alla Legge Salvamare, già dal 2022 Agropoli, tra i primi comuni italiani, ha deciso di portare avanti, con un progetto pilota che è stato emulato da altri comuni, un processo che si è rivelato vincente: la vagliatura meccanica, l’accurata analisi, la rimozione della sabbia, la pulizia dai rifiuti presenti, il trasporto in mare. Il punto scelto per la re-immissione non è casuale, si tratta infatti di un’area specifica del fondale, dove le correnti presenti nel periodo caldo non porteranno in superficie o di nuovo a riva gli accumuli affondati.