L’Ospedale civile di Agropoli, almeno per ora resta aperto e pienamente operativo. Il provvedimento di chiusura, del direttore generale dell’Asl unica di Salerno, Antonio Squillante, dello scorso 26 marzo, sarebbe stato, almeno per ora, sospeso. Il Tar di Napoli, infatti, avrebbe rinviato la trattazione cautelare all’udienza del prossimo 19 giugno.
Allo stesso tempo i giudici amministrativi avrebbero ordinato all’Azienda Sanitaria Locale una relazione dettagliata sulle modalità operative del funzionamento della rete di assistenza alternativa.
I piani dell’Asl, in linea con le direttive di legge, prevedono la riconversione di Agropoli, per il quale sarebbero dovuti cessare i ricoveri mentre i pazienti già presenti nella struttura, sarebbero dovuti essere trasferiti entro il 15 aprile. Data dopo la quale doveva essere sospeso anche il servizio di radiologia ed il laboratorio di analisi. Nell’ospedale cilentano, invece, sarebbe rimasto un Psaut. Il tutto in base al decreto numero 49 del 2010 nell’ambito della prosecuzione del piano di rientro del deficit accumulato dalla sanità in Campania.
L’Azienda Sanitaria salernitana, in quest’ottica, sta puntando, come ribadito nei giorni scorsi da Squillante alla riorganizzazione dell’intera rete ospedaliera. Dopo Agropoli le prossime tappe saranno il polo pneumologico a Scafati, entro l’estate, e la razionalizzazione degli ospedali della Valle del Sele per settembre. Per ora Battipaglia, Eboli, Oliveto Citra e Roccadaspide resteranno aperti ma chiuderanno i reparti doppione. Il tutto il vista della costruzione della nuova struttura.
Intanto il sindaco di Agropoli canta vittoria per il rinvio della chiusura dell’ospedale cilentano. Secondo Alfieri nulla è ancora deciso. Da qui la richiesta ai consiglieri regionali campani di attivarsi per rivedere il decreto 49. (100413)