Nulla di fatto o quasi dal tavolo convocato dal Ministero dello Sviluppo economico a Roma. Questa mattina i rappresentanti dell’Agc Glass Italia hanno confermato a sindacati e funzionari ministeriali la volontà di chiudere definitivamente l’ex Pennitalia di Salerno, fabbrica storica di produzione di vetro piano.
I rappresentanti dei lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno presentato il loro piano secondo il quale il sito produttivo avrebbe ancora possibilità di stare sul mercato ma l’azienda non è tornata indietro sui propri passi.

Lo stabilimento di Salerno stava già lavorando dal febbraio 2012 a scartamento ridotto con la sola linea della laminazione poi fernata a fine gennaio. L’ultima speranza è riposta nel Giappone. Il Ministero si è infatti impegnato a contattare direttamente la casa madre dell’Agc nel paese del sol levante. L’obiettivo è quello di bypassare la filiale italiana per riuscire a convincere i giapponesi della qualità degli operai italiani facendo leva, semmai, su possibili incentivi non ancora previsti. “Speriamo che ci possa essere un ripensamento – dice Antonio Greco, della Rsu dell’Agc di Salerno- Saranno giorni di trepidante attesa ma non ci siamo rassegnati”.
L’incontro dovrebbe tenersi al massimo in 8-9 giorni anche se a complicare il tutto c’è la scadenza elettorale del 24 e 25 febbraio. Intanto i lavoratori, che questa mattina hanno manifestato sotto la Prefettura di Salerno, resteranno in cassa integrazione a zero ore assicurata fino al 17 marzo e continueranno a presidiare lo stabilimento di Fuorni per evitare lo smantellamento delle linee o eventuali furti. Secondo i sindacati e gli stessi lavoratori, quindi, ci sarebbero ancora le premsse per continuaree anche se servirebbe l’impegno del Governo in favore dell’azienda.
Per decenni l’ex Pennitalia, ora Agc Glass ha rapresentato l’industria salernitana, un pezzo di storia che rischia ora di essere cancellata per sempre.
A Roma nelle scorse settimane la multinazionale del vetro piano ha ribadito quanto annunciato a febbraio del 2012 nell’incontro nella sede di Confindustria Salerno. Il mercato non tira più e le congiunture internazionali spingono l’Agc a spegnere una delle fabbriche storiche del vetro in Italia. Allora i sindacati riuscirono a far rinviare una decisione definitiva alla fine dell’anno, lasciando in vita almeno la laminazione con una ventina di operai in attività, ed il resto in cassa integrazione. L’incontro romano di fine gennaio, però, ha spento anche le residue speranze, oltre che gli impianti. Da qualche settimana, quindi, nello stabilimento di Fuorni, riecheggiano soltanto i passi dei pochi dipendenti rimsti a fare la guardia, almeno fino al 18 febbraio in virtù di un accordo con l’azienda. (140213 Giancarlo Frasca)