20.000 euro. A tanto ammonterebbe, almeno per ora, l’imegno finanziario della Regione basilicata nell’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi. Tutto da costruire, quindi, l’asse istituzionale tra Campania e Lucania per lo scalo di Pontecagnano-Bellizzi. Un punto di partenza, in attesa del bando di settembre per la privatizzazione e un possibile accordo con Gesac. Intanto dall’inverno in arrivo 5 nuovi voli ed una linea cargo. (130814)

Se impegno ci sarà, almeno per ora avrà un valore esclusivamente simbolico. Al di là delle dichiarazioni di intenti del presidente della giunta regionale della Basilicata, Marcello Pittella, fratello del noto parlamentare del Pd, sull’interessamento per il Salerno Costa d’Amalfi, per ora l’ente potentino ha previsto una cifra minima per l’impegno nello scalo aeroportuale campano. L’ingresso nel capitale consortile, infatti, è previsto da un articolo nell’assestamento di bilancio che prevede anche la somma da dedicare a questo obiettivo, cioé 20.000 euro, ben lontani dai 2 milioni di euro impegnati, invece dalla Regione Campania nella recente legge finanziaria licenziata da Palazzo Santa Lucia. Nonostante ciò, la decisione del governatore lucano è stata criticata da una parte delle opposizioni di centro destra al consiglio regionale della Basilicata per diversi aspetti. Tra questi anche quelli relativi all’avviosuperfice Enrico Mattei di Pisticci Scalo sul quale alcuni vorrebbero puntare, trasformandolo in un vero e proprio aeroporto. Una struttura, tra l’altro, gestita dallo scorso mese di maggio da una società salernitana, la Winfly srl di Fisciano che si è aggiudicata la gara d’appalto indetta dal Csi. Un contratto dalla durata di tre anni, con decorrenza dalla data di acquisizione dell’autorizzazione Enac (Ente nazionale aviazione civile) all’attivazione dei voli, e un importo di 594mila euro. Il 9 agosto l’atterraggio del primo Cessna da Bologna. Secondo le indicazioni fornite dai funzionari dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile) sulla pista, una volta ultimate le prescrizioni e ottenuto il riconoscimento di aeroporto minore, potranno atterrare velivoli da 120 posti (AirBus A 318 e simili). Un percorso che prevede la messa in esercizio dell’aviosuperficie per almeno un anno.
Un progetto impegnativo e difficile che, secondo alcuni, potrebbe mettere i bastoni fra le ruote all’altro legato al Costa d’Amalfi. Per questo motivo, comunque, l’impegno finanziario della Regione Basilicata, seppur minimo, potrebbe significare molto, come dimostrano anche le dichiarazioni dell’amministratore dello scalo salernitano Mauriello che ha ringraziato Pittella ed il suo ente.
Allo stesso tempo Mauriello ha anche voluto fornire le prime cifre sui voli attivati in queste settimane, per rispondere alle polemiche apparse sui giornali lucali. In sole due settimane e per sole otto rotazioni, nel Costa d’Amalfi, sono stati 250 i passeggeri che hanno usufruito dei voli Salerno – Corfù e Salerno – Dubrovnik, numeri destinati ad aumentare in vista delle prossime rotazioni su Mostar (da 28 agosto) ed altre future destinazioni europee. Inoltre, negli ultimi 40 giorni, ha aggiunto Mauriello, sono stati 558 gli aeromobili di aviazione generale che hanno utilizzato la pista del Costa d’Amalfi. Uno scalo, quindi, che per l’amministratore sarebbe più che vivo e dimostrando una grande capacità ricettiva sia per ciò che concerne l’aviazione generale, con un +60 per cento rispetto all’anno precedente, sia per le rotte di aviazione commerciale. Il bacino di utenza lucano, quindi, potrebbe rappresentare molto, in termini di turismo e di business, ha ribadito Mauriello, anche per la facilità di raggiungere lo scalo da Potenza. L’amministratore del Costa d’Amalfi, infine, ha aggiunto che è già in fase di programmazione il piano voli nazionali ed europei per il prossimo periodo inverno 2014 ed estate. Previste cinque destinazioni nazionali oltre all’attivazione di una linea cargo.