Nuovo rallentamento per la privatizzazione dell’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi. Il Tar ha accolto uno dei due ricorsi presentati dalla gesac, la società he gestisce Napoli Capodichino che da tempo aspira a controllare l’intero sistema aeroportuale campano, in virtù di un’intesa con Regione e Governo. Il tribunale Amministrativo ha fissato il dibattimento per il prossimo 28 novembre. Respinto, invece, l’altro ricorso sull’annullamento della concessione dello scalo salernitano. (180513)

Nonostante l’apertura delle buste, lo scorso 22 aprile, che ha confermato l’interesse di almeno un paio di società a rilevare il 65% delle quote della società di gestione dell’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi, il bando per la privatizzazione dello scalo dovrà giocoforza osservare uno stop, seppur temporaneo. A deciderlo il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che ha accolto uno dei ricorsi presentati dalla Gesac, in particolare quello relativo alla richiesta di sospensione della procedura che avrebbe dovuto portare, entro l’autunno, a scegliere un partner privato. Una scelta importante dalla quale dipendono investimenti per 90 milioni di euro, per consentire l’allungamento e l’adeguamento della pista d’atterraggio. Soltanto un rinvio, in ogni caso, che non invaliderebbe l’iter avviato dagli enti che controllano lo scalo di Pontecagnano Bellizzi. I giudici hanno rinviato il tutto all’udienza di merito fissata per il prossimo 28 novembre. Contestualmente, però, il Tar ha respinto l’altro ricorso della Gesac, di fatto dando ragione al Costa d’Amalfi, rigettano la richiesta di annullamento della concessione Enac, assegnata il 22 febbraio scorso, alla società di gestione.
Un iter che, tra l’altro, attende un definitivo completamento con la firma del decreto interministeriale da parte dei dicasteri dell’economia e Finanze ed Infrastrutture e Trasporti che confermi la concessione definitiva già rilasciata dall’Enac. Un aspetto giudicato una semplice formalità dai vertici aeroportuali, fiduciosi che tutto possa risolversi per il meglio. La decisione del Tar, infatti, potrebbe anche accelerare i tempi per la firma del decreto che potrebbe far ripartire la gara.

Di alfonso