“Il Consiglio di Stato ha sospeso con ordinanza gli effetti della sentenza del Tar Campania che aveva accolto il ricorso della Regione Campania relativo all’accordo per la coesione da definire con la Presidenza del Consiglio fissando l’udienza di merito al 13 giugno». Lo riferisce una nota del ministero degli Affari Europei, della Coesione, del Sud e del Pnrr. “In particolare – si legge nella nota – il Consiglio di Stato ha ritenuto corretto l’operato del dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della presidenza del Consiglio per quanto riguarda l’istruttoria in corso fissando l’udienza di merito per il prossimo 13 giugno”. Secondo la nota del ministero della Coesione e del Sud “non vi è stato alcun inadempimento da parte del Dipartimento per le politiche di coesione e il Sud e pertanto non vi sono mai stati i presupposti per ipotizzare la nomina di un commissario ad acta, che lo stesso TAR Campania aveva peraltro indicato come meramente eventuale”. Per il ministro Fitto “il Governo proseguirà nelle interlocuzioni necessarie a definire l’Accordo per la coesione con la Regione Campania, confermando un approccio pienamente collaborativo che ha già portato alla sottoscrizione di 17 Accordi e all’avanzamento nella definizione dei restanti 4”.
Immediata la replica di Vicenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, nella sua diretta social del venerdì: “Il ministro aveva fatto appello accampando due motivazioni: la prima era che il Tar della Campania non è competente, il secondo che la materia è complessa e non si possono dare 45 giorni di tempo. Sul primo motivo il Consiglio ha detto che il Tar della Campania è competente, sul secondo motivo ha stabilito che ci sono le ragioni per sospendere la sentenza impugnata e quindi sospende i termini fissati dal Tar della Campania, vale a dire il 5 aprile. Nella stessa sentenza resta fermo l’obbligo di tutte le parti di proseguire il dialogo ricorrendo a reali interlocuzioni per addivenire alla celere definizione dell’accordo nel rispetto di leale collaborazione. Il Consiglio ha sospeso i termini dopo i quali si poteva nominare un commissario ad acta e ha detto che resta fermo l’obbligo di tutte le parti di addivenire alla celere definizione dell’accordo. Noi siamo pronti come sempre al massimo della collaborazione con tutti e ci attendiamo che si arrivi ad una rapida definizione dell’accordo. L’udienza pubblica è fissata per il 13 giugno. Ci prepariamo a chiedere al Consiglio di Stato una anticipazione della data per lo meno di un mese perché per fare la programmazione culturale se arriviamo a giugno i tempi non ci sono più e quindi salta la programmazione per il Giffoni Film Festival e il festival di Ravello, ad esempio. Quello che mi pare importante di questa ordinanza è questo invito importante ad una celere definizione dell’accordo”.