Quanto sentiamo parlare della transizione ecologica? O dell’economia circolare? Continuamente, ma sappiamo che cosa significano? E soprattutto quali sono gli strumenti più utili per la sostenibilità ambientale aziendale?

Lo strumento più importante per le aziende, soprattutto perché richiede l’adozione di un pensiero basato sul rischio è la norma di certificazione ISO 14001, che tratteremo nel proseguo dell’articolo.

Dopo molti anni finalmente il mondo si è svegliato, rendendosi conto dei danni arrecati all’ambiente. Sia nei confronti dell’impoverimento delle risorse, sia dei danni dovuti all’inquinamento che stanno mettendo a rischio l’intero ecosistema, e forte causa del cambio climatico.

In ambito europeo la Commissione europea ha introdotto una serie di proposte definite Green Deal. Richiamando l’attenzione di tutti gli stati membri che a loro volta hanno il dovere, di implementare un processo di rivoluzione green.

Transizione ecologica ed economica circolare: che cosa sono?

Questa rivoluzione sopra citata, si definisce, transizione ecologica. La transizione ecologica, è correlata al concetto di economia circolare.

In parole povere saranno delle attività, di transizione appunto, volte a rivedere quelli che sono i processi, le modalità di produzione e dei servizi pubblici e privati. In ottica di sostenibilità ambientale.

Puntando a prevenire gli impatti, favorendo le energie sostenibili e rinnovabili, ed un’economia che si basa sul riciclo, riuso, e lo sfruttamento della catena degli scarti e dei rifiuti.

Le organizzazioni del settore privato saranno al centro di questa transizione, anche se fortemente ritenute causa di molti fenomeni di inquinamento, saranno quelle che avranno le possibilità di promuovere veramente attività di cambiamento per tre motivazioni principali:

  • Processi di ricerca e sviluppo. Competenze delle risorse;
  • Possibilità di risparmio economico dovuto alla rivalutazione dei propri processi e prodotti;
  • Possibilità di guadagno importante dalle catene dei propri rifiuti, come materia prima di altri prodotti.

Sono molte le norme e gli standard ambientali che possono aiutare un’organizzazione privata in questo senso. Vediamo le più importanti:

  • ISO 14001. Sistema di gestione ambientale;
  • EMAS. Sistema di ecogestione ambientale comunitario;
  • ISO 50001. Sistema di gestione energia;
  • ECOLABEL. Regolamentazione per la qualità europea di prodotti e servizi;
  • CARBON FOOT PRINT. Standard di valutazione del ciclo del carbonio;
  • WATER FOOT PRINT. Standard di valutazione del ciclo dell’acqua;
  • LCA. Standard sugli impatti del ciclo di vita del prodotto.

Anche a livello pubblico, c’è molta attenzione, ne dimostra l’impegno profuso tramite il Codice degli Appalti, ed i requisiti dei CAM, criteri ambientali minimi, richiesti alle organizzazioni che vogliono operare in questo ambito.

I requisiti della norma ambientale ISO 14001: la base della gestione ambientale

Come abbiamo visto sopra ci sono vari regolamenti, standard e norme di certificazione aziendale, in ambito ambientale, che possono aiutare un’organizzazione nel processo di transizione ecologica.

Alla base di tutti questi strumenti però, c’è l’adozione volontaria di un sistema di gestione ambientale, secondo la certificazione ISO 14001.

Questa norma di certificazione è adottabile dalle organizzazioni pubbliche e private e promette, di definire una struttura organizzativa gestionale, utile per la valutazione, e la definizione di attività per la gestione e l’abbattimento degli impatti.

La ISO 14001, non è una certificazione di prodotto. Ovvero, non è un’attestazione che definisce proprietà ambientali dello stesso, come LCA, che permette di valutare l’impatto dalla fase di progettazione alla fase di smaltimento dello stesso.

Ma è una norma ambientale, che permette di definire una struttura basata sul pensiero sul rischio, per la gestione degli impatti aziendali.

La norma ISO 14001, come tutte le norme di certificazione internazionali di ultima generazione,  è suddivisa in dieci capitoli, che seguono i principi del miglioramento continuo secondo il PDCA. Le prime tre clausole della norma internazionale ISO 14001 descrivono la norma ISO, il suo campo di applicazione e i riferimenti normativi per comprendere meglio il contesto, mentre le restanti sette clausole riguardano i requisiti di un Sistema di Gestione Ambientale

I requisiti effettivi sono così suddivisi:

  • Fase PLAN. Pianificazione: 4 Contesto dell’organizzazione e definizione delle parti interessate, 5 Leadership, 6 Pianificazione Valutazione dei rischi e delle opportunità, 7 Attività di Supporto;
  • Fase DO. 8 Attività operative;
  • Fase CHECK. 9 Misurazione e Valutazione delle performance;
  • Fase ACT. 10 Miglioramento.

Vediamo sotto i punti salienti della norma ambientale ISO 14001.

Contesto dell’organizzazione

Una parte fondamentale della norma è definita nel punto 4. Il contesto dell’organizzazione è la fotografia della stessa. In questa fase l’organizzazione definirà la sua mission. I punti forti, i punti della debolezza dove intervenire. I requisiti applicabili e le parti interessate.

Gli stakeholder, tutte quelle figure che possono influenzare e o venire influenzate dall’operato dell’organizzazioni. Possono essere interne o esterne, e devono essere valutate le loro necessità ed aspettative.

Leadership

Nella leadership, l’organizzazione dovrà definire la propria politica ambientale. Lo stato di intenti del sistema di gestione ambientale. In questo punto, sarà importante anche enfatizzare il ruolo di leader a tutti i livelli dell’organizzazione, una chiara identificazione dei ruoli, delle responsabilità organizzative e le autorità coinvolte. 

Pianificazione

Il punto fondamentale dove l’organizzazione effettuerà una valutazione dei rischi e delle opportunità da cogliere. Non solo sul processo. Ma inerenti a fattori quali: legali, ambientali, sociali, infrastrutturali, tecnici, risorse, ed altri. Tutti quelli che possono avere un impatto sul raggiungimento degli obiettivi prefissi.

In questa fase verranno anche definiti quelli che sono gli obiettivi da raggiungere, le risorse ed attività per il raggiungimento, le metodiche e frequenze di monitoraggio.

Supporto

Nel punto 6, l’organizzazione, dovrà definire tutte quelle che saranno le attività a supporto, appunto, per il funzionamento del sistema di gestione ambientale. Qualche esempio: documentazione, risorse umane, tecniche, fornitori, strumentazioni, ecc.

Attività operative

La sezione in cui verranno definiti i requisiti per pianificare il controllo e monitoraggio sui processi ordinari e come agire di fronte alle situazioni di criticità ed emergenza ambientale

Valutazione della performance

Nel punto 9, l’enfasi è definita dalle attività di valutazione delle performance ambientali, il monitoraggio degli obiettivi, le attività di audit. Dati ed evidenze che saranno fondamentali per il miglioramento.

La sezione della Valutazione della performance ha come scopo il monitoraggio, l’analisi e la valutazione dei processi relativi al Sistema di gestione ambientale. 

Miglioramento

Ultima sezione. Ma tra le più importanti. Il sistema di gestione ambientale, si basa sui principi del miglioramento aziendale. La raccolta delle informazioni, e della gestione delle non conformità, sarà fondamentale per definire attività di miglioramento.

Ottenere la certificazione del sistema di gestione ambientale

Un’azienda che voglia dare evidenza del suo impegno ambientale e della propria efficienza dei processi deve seguire l’iter per ottenere la certificazione ISO 14001. 

Per approfondire, scoprire l’iter di ottenimento, i costi,  ed i vantaggi dell’adozione e dell’ottenimento del certificato ISO 14001, si consiglia la lettura di questa guida sul tema: https://www.sistemieconsulenze.it/certificazione-iso-14001/. 

L’ottenimento della certificazione è un processo composto, che comprende una fase di implementazione del sistema di gestione ambientale, la fase di valutazione da parte dell’organismo di certificazione accreditato per la norma, e per la fase di mantenimento.

Di alfonso