L’adozione ormai ufficiale del Ptcp obbligherà, come dicevamo i comuni ad adeguarsi, anche quelli che hanno già un proprio piano urbanistico, come nel caso del capoluogo. Per l’assessore regionale Taglialatela nulla di preoccupante che non giustificherebbe le polemiche giunte da Salerno. Accuse respinte al mittente dal sindaco De Luca. (020712 Giancarlo Frasca)
Se buona parte dei 158 comuni della provincia di Salerno ancora non si sono dotati di un nuovo piano urbanistico e, quindi, ora dovranno fare i conti con i tempi imposti dall’adozione del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale, che li costringerà a varare un proprio Puc, anche per gli enti così detti virtusi, il Ptcp porterà qualche grattacapo, se non altro la necessità di adeguare i propri strumenti alle indicazioni di Palazzo Sant’Agostino, facendo riferimento ai rispettivi ambiti identitari, cioé alle realtà contigue. Tra questi potrebbe esserci anche il Comune di Salerno, tra i primi a dotarsi di un Puc. Sebbene l’assessore provinciale Feola, questa mattina, abbia parlato di un occhio di riguardo o, comunque, di una corsia preverenziale per quanti si sono impegnati in passato per la pianificazione, come il capoluogo, l’assessore regionale Taglialatela ha attaccato duramente l’amministrazione salernitana.
Parole che non hanno impressionato più di tanto il sindaco De Luca che, a margine di una conferenza stampa sulle politiche sociali, il primo cittadino ha detto di essere impegnato ad intercettare finanziamenti recuperati dai Fondi europei dei quali parlerà domani con il ministro Barca, a Salerno per visitare il Marina d’Arechi.